Malore per il cardinale Crescenzio Sepe durante la cerimonia per la solennità di San Gennaro, patrono di Napoli. L’arcivescovo della città partenopea, probabilmente a causa del gran caldo, è apparso bianco in volto. Le persone che erano vicine a lui lo hanno invitato a lasciare l’altare, ma il cardinale Sepe ha declinato l’invito. Attorno a lui, sull’altare maggiore, era presente il segretario del cardinale, don Giuseppe Mazzafaro. Sepe a causa del malore non ha potuto portare l’ampolla all’esterno della Cattedrale come avviene ogni nano in occasione del miracolo di San Gennaro.
«Napoli – ha detto Sepe durante l’omelia per la solennità di San Gennaro – ha bisogno di tornare a volare potendo contare prima di tutto sui suoi giovani». «Dire che sono essi il futuro della città è riduttivo – ha affermato il cardianle – Ad essi deve appartenere sempre più anche il presente». «Napoli non è favola, Napoli non è e non lo sarà mai, Napoli è verità e bellezza». «È la vita di tutti i giorni che ha bisogno di cambiare ritmo e direzione – ha sottolineato –. Neppure il più grandioso dei monumenti che fanno bella e ricca Napoli può illuminare e far splendere la città come riesce a farlo la speranza dei giovani, se sostenuta, protetta e accompagnata dalla famiglia, dalla scuola, dalla Chiesa, dalle istituzioni».
Nel corso dell’omelia Sepe ha anche parlato della problema criminalità e dei frequenti raid intimidatori di giovani criminali. «Quella dalle baby gang è una definizione che sa già di muffa e le ‘stese’ sono diventate così ordinarie da non fare quasi più notizia», ha detto ancora il cardinale durante l’omelia. «Spietata, senza regole e senza capi riconosciuti – ha affermato – questa forma di violenza urbana, secondo gli esperti, avrebbe soppiantato non solo la vecchia, ma anche la nuova camorra organizzata».
(Foto di copertina da archivio Ansa: il cardinale Crescenzio Sepe alla presentazione dei lavori di restauro della chiesa di Santa Maria della Colonna nel centro storico di Napoli, 11 settembre 2018. Credit immagine: ANSA / CESARE ABBATE)