Multe sui divieti di spostamento, la diatriba tra giornali e Viminale

Il Sole 24 Ore e La Stampa hanno individuato delle falle, che però sono contestate dal ministero dell'Interno

Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una polemica decisamente interessante per tutti i cittadini italiani che saranno colpiti dall’ultimo dpcm del presidente del Consiglio e dal conseguente divieto di spostamento tra comuni per il 25 dicembre, il 26 dicembre e il 1° gennaio. Secondo gli esperti del Sole 24 Ore il quadro normativo attuale non prevede, essendo i divieti per i giorni di Natale e Capodanno specifici e allargati a tutta Italia, alcuna sanzione applicabile per chi dovesse contravvenire alla proibizione degli spostamenti oltre i propri confini municipali.



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Multe sui divieti di spostamento, la diatriba

Secondo il Sole 24 Ore, non sarà possibile applicare le sanzioni previste nei precedenti dpcm (che sono ancora in vigore in alcune loro parti) perché il divieto di spostamento a Natale e Capodanno è piuttosto circostanziato nel tempo, ma è decisamente esteso nello spazio, valendo questo principio per tutti i comuni italiani nel giorno del 25, 26 dicembre e 1 gennaio.



Per il Viminale, tuttavia, la questione sollevata dal Sole 24 Ore non aveva fondamento, dal momento che – per il ministero dell’Interno – per quanto riguarda le sanzioni pecuniarie da applicare in caso di mancata ottemperanza del divieto di spostamento tra comuni, queste fanno riferimento al quadro normativo previsto «dall’articolo 1, comma 2, del decreto legge 2 dicembre 2020, n.158».

Secondo la Stampa, tuttavia, il governo non avrebbe previsto che «il divieto di spostamento dal proprio Comune in quei giorni vale per tutta Italia, mentre le sanzioni del vecchio decreto variano a seconda del livello di rischio epidemiologico della regione dove si transita». Dunque una estensione delle precedenti sanzioni non sarebbe congruente con le previsioni dell’ultimo dpcm sul Natale, che vieta gli spostamenti tra comuni in tutta Italia (nonostante, con ogni probabilità, questa diventerà tutta “zona gialla”).



Multe sui divieti di spostamento, i chiarimenti del Viminale sono molto contorti

Questo ulteriore passaggio evidenziato da un organo di informazione ha incontrato una nuova risposta del Viminale: occorre leggere i provvedimenti sempre alla luce «dell’articolo 1 del decreto legge 25 marzo 2020, n.19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n.35. Detta norma è infatti, richiamata dall’articolo 1, comma 3, del decreto legge n. 158/2020, ai sensi del quale il d.P.C.M. 3 dicembre 2020, in attuazione dell’art. 2 del citato decreto-legge n. 19/2020, ha contemplato una serie di misure di contenimento della pandemia».

Una posizione che ricorda da molto vicino il «chiarimento della Regione Basilicata» che, venerdì scorso, è stato letto nel corso della trasmissione Propaganda Live da Valerio Aprea.