L’antitrust italiano sanziona Amazon per 1 miliardo di euro: abuso di posizione dominante per la logistica

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Secondo l'AGCM, il Fulfillment by Amazon impedirebbe ad altre aziende concorrenti di essere performanti in un mercato dominato dal colosso fondato da Jeff Bezos

Una cifra incredibilmente alta, che si abbatte su Amazon proprio nel corso del periodo natalizio. 1.128.596.156,33: a tanto ammonta la multa ad Amazon comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana. Una cifra record che punta a sanzionare un presunto comportamento di posizione dominante per quanto riguarda i suoi servizi di logistica. La violazione contestata è quella dell’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e la multa è stata elevata nei confronti di diverse società e divisioni che fanno capo al colosso fondato da Jeff Bezos: Amazon Europe Core, Amazon Services Europe, Amazon, Amazon Italia Services e Amazon Italia Logistica.



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Multa ad Amazon dall’antitrust italiano: la sanzione per abuso di posizione dominante

Cosa viene contestato ad Amazon? In modo particolare l’utilizzo del sistema Fulfillment by Amazon, la gestione, cioè, della logistica sul territorio. Praticamente, gli operatori che vendono attraverso il colosso dell’e-commerce trovano dei benefici per l’accesso al grande pubblico esclusivamente se affidano alla stessa Amazon tutte le operazioni di logistica e di distribuzione di beni e servizi. Tra queste, ad esempio, l’inclusione nel programma Prime, che permette di far recapitare la merce al destinatario finale in pochissimo tempo. Oppure, l’accesso a una scontistica molto attraente per l’utenza di Amazon, come quella dedicata ad alcune iniziative promosse sulla piattaforma, ad esempio il Black Friday, il Cyber Monday o il Prime Day. 



L’accesso alla logistica proprietaria di Amazon, secondo l’antitrust, favorirebbe il rivenditore anche a livello di visibilità sulla piattaforma di e-commerce, offrendogli molte più possibilità di essere raggiunto dall’utenza. E in più permetterebbe allo stesso rivenditore di superare una fase di valutazione molto stringente che, invece, coinvolge coloro che si affidano a servizi di logistica non legati al Fulfillment by Amazon (un mancato superamento di questa valutazione potrebbe portare a una esclusione dalla piattaforma di e-commerce). In questo modo, però – sempre in base a quanto riportato dall’AGCM -, Amazon ammazzerebbe letteralmente la concorrenza a livello di logistica, non offrendo delle condizioni di parità sulla propria piattaforma ad altre aziende che si occupano di questo settore.

Le reazioni dopo la multa record

Oltre alla multa da un miliardo di euro, l’Antitrust italiana ha chiesto ad Amazon di rivedere tutti i privilegi collegati all’utilizzo della propria catena logistica, che – visti i presupposti – rappresenta una vera e propria richiesta di revisione della distribuzione del proprio business da parte del gigante dell’e-commerce.



Al momento, si registrano le parole soddisfatte delle associazioni di consumatori italiani, con il Codacons in prima linea. In modo particolare, si è parlato di una azione esemplare che potrebbe effettivamente condizionare il business model di un gigante di Big Tech. Sicuramente, la decisione dell’AGCM non sarà accettata a cuor leggero da Amazon e ci si aspetta, a breve, una presa di posizione del colosso internazionale.

La replica di Amazon alla multa

La risposta del colosso fondato da Jeff Bezos non si è però fatta attendere: Amazon ha duramente critcato la decisione dell’Antitrust, dichiarando di presentare presto un ricorso.

«Più della metà di tutte le vendite annuali su Amazon in Italia – ha dichiarato – sono generate da piccole e medie imprese, e il loro successo è al centro del nostro modello economico. Le piccole e medie imprese hanno molteplici canali per vendere i loro prodotti sia online che offline: Amazon è solo una di queste opzioni».