La ministra Trenta sbotta per un tweet di Salvini sui «terroristi islamici» in Libano

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«La questione riguarda la sicurezza dei nostri soldati che si trovano in quell'area», ha detto

La ministra Elisabetta Trenta non ha affatto gradito un tweet pubblicato ieri dal vicepremier Matteo Salvini, in cui gli Hezbollah vengono definiti «terroristi islamici». È quanto racconta oggi il Corriere della Sera (articolo di Fiorenza Sarzanini) riportando anche uno sfogo della responsabile della Difesa nel governo Conte. Quando è stato postato il messaggio del ministro dell’Interno, Trenta era impegnata in un incontro internazionale a Roma. La ministra sarebbe passata dallo stupore alla rabbia.



La ministra Trenta e il tweet di Salvini sgradito sui «terroristi»

«La questione – sono le parole riportate dal Corriere – riguarda la sicurezza dei nostri soldati che si trovano in quell’area in un momento di forte tensione e proprio mentre la missione Unifil in Libano è sotto il comando italiano con il generale Stefano Del Col». Una preoccupazione che la ministra della Difesa ha poi espresso anche telefonicamente: «Proteggere chi rischia la vita per tutti noi». Ma c’entra anche il ruolo internazionale del nostro Paese. Non è stata l’unica polemica del giorno, ma sicuramente quella più delicata.

 



 

Sono state numerose le reazioni sui social network alle parole di Salvini. Ma i media libanesi e quelli di Hezbollah hanno ignorato le dichiarazioni rilasciate ieri dal ministro degli Interni italiano. La tv al Manar, del Partito di Dio, non ha dedicato nemmeno una notizia o un servizio all’espressione utilizzata dal segretario della Lega. Ma non c’è alcuni riferimento alle parole del vicepremier nemmeno sulla prima pagina del quotidiano libanese al Akhbar, vicino agli Hezbollah e all’Iran. La tv al Mayadin, pure vicina al movimento sciita filo-iraniano e anti-israeliano, non ha riportato alcun commento o notizia.

Un altra polemica è scoppiata per le indagini sui conti della Lega. Il Movimento 5 Stelle, attraverso i suoi capigruppo ha chiesto agli alleati di governo dei «chiarimenti» e invitato Salvini a non minimizzare. Il leader del Carroccio si sarebbe quindi sfogato con i suoi. «Una pugnalata, una coltellata alle spalle», avrebbe definito la posizione dei pentastellati. Il ministro dell’Interno avrebbe quindi invitato i suoi fedelissimi, lo stato maggiore del suo partito, a non replicare, a rispondere con il sorriso, evitando «falli di reazione».

(Foto di copertina da archivio Ansa: la ministra Trenta nel corso della cerimonia del giuramento degli allievi del 231esimo corso della scuola militare ‘Nunziatella’ a Napoli, il 17 novembre. Credit immagine: ANSA / CIRO FUSCO)