Lavoratori stanieri: è braccio di ferro sull’accordo di regolarizzazione

Categorie: Attualità

Si prospetta uno scudo penale e amministrativo per l'emersione del lavoro nero

L’indiscrezione viene dal quotidiano La Repubblica che anticipa l’esito di una serrata trattativa notturna tra il premier Conte e i rappresentati dei partiti della maggioranza giallorossa. Dopo giorni di polemiche, anche accese, agitate dall’opposizione, ma che sono arrivate anche a spaccare la maggioranza, sarebbe stato raggiunto l’accordo sulla regolarizzazione dei migranti che lavorano nei campi e quelli che lavorano come badanti e colf in nero. L’epidemia di Covid-19 ha messi in ginocchio interi settori produttivi, specialmente in agricoltura, dove in molti hanno sollecitato la regolarizzazione dei cittadini stranieri presenti in Italia (spesso in nero) per far fronte alla crisi.



Secondo le prime indiscrezioni le regolarizzazioni potrebbero arrivare fino a 500mila e sarebbero di due tipi: quella dei permessi di ricerca di lavoro valide per sei mesi, e quelle affidate ai datori di lavoro che possono regolarizzare i lavoratori “in nero” avvalendosi di uno scudo penale e amministrativo. Il permesso di soggiorno, in questo caso, dovrebbe essere subordinato alla durata del contratto di lavoro.  Si ricorre in sostanza a una sanatoria per favorire l’emersione del lavoro nero, ancorando però il destino dei cittadini stranieri a quello della loro carriera lavorativa.

La cosiddetta “regolarizzazione” dovrebbe essere inserita nel “Decreto rilancio” nonostante le frizioni all’interno dell’M5S tra il capo politico Vito Crimi e la ministra del lavoro Nunzia Catalfo.  Ma Repubblica sottolinea anche come la trattativa che sembrava terminata, sembra essersi riaperta anche per il muro eretto dall’M5S contro l’accordo. A dettare lo stop è il sottosegretario dell’Interno Carlo Sibilia che sottolinea che “l’intesa ancora non c’è, esiste un confronto all’interno dell’M5S e con il capo politico Vito Crimi”. L’esito sarà probabilmente conosciuto nelle prossime ore.