La visita di sabato 30 giugno del presidente della Camera all’hotspot e ai migranti di Pozzallo ha fatto più rumore del previsto.
Fico è tra gli ortodossi del Movimento, uomo dal cuore a sinistra e la testa nel M5S. Ed è così che si è arrivati alle sue dichiarazioni sulla non chiusura dei porti alle navi delle Ong, affermando che il loro è “un lavoro straordinario, fondamentale nel salvare vite“.
Dichiarazioni, queste, che evidentemente non sono in linea con la linea di governo. In primis Fico ha preso in contropiede il capo politico M5S Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.
Tuttavia, il bersaglio è stato senza dubbio il ministro degli Interni Matteo Salvini, vero protagonista di questa battaglia governativa contro i migranti. Sempre nella giornata di sabato 30 giugno ha bloccato l’arrivo della nave della Ong Open Arms con 59 persone a bordo, che ora si sta dirigendo verso il porto di Barcellona.
Gracias por hacer lo más difícil y lo más importante, salvar vidas, y gracias por no rendiros frente a políticas europeas crueles e inhumanas. Barcelona os espera con los brazos abiertos #welcomeOpenArms #BCNCiutatRefugi #WelcomeRefugees https://t.co/R8SNft4mTS
— Ada Colau (@AdaColau) 30 giugno 2018
Il ministro del Lavoro Di Maio ha reagito smentendo in parte Fico: “Nessuno ha mai chiuso i porti, abbiamo chiuso alle Ong che non rispettano le regole. Parla a titolo personale, non è la linea del governo“.
Salvini, da canto suo, ha rimesso in ordine i pezzi di un puzzle che rischiava di non trovare una soluzione: “Un punto di vista personale. Non siamo in una caserma, è giusto che ognuno esprima le proprie idee, poi i ministri fanno i ministri“.
La tensione c’è. Ma che Fico si trovi in una posizione di “minoranza” all’interno del governo (anche perché non fa parte del governo) è evidente.
(Foto credits: Ansa)