Matteo Salvini preme per il pugno duro in Europa, ma Giuseppe Conte frena

Categorie: Rassegna stampa

Il vicepremier ha urgenza di mettere sul tavolo le sue priorità: flat tax, autonomia e Tav

Matteo Salvini ha fretta e ha cominciato il pressing su Giuseppe Conte affinché nomini al più presto un commissario per le Politiche Europee. Un nome che deve rispecchiare la vittoria della Lega per poter portare le battaglie del carroccio anche davanti agli stati del vecchio continente. Ma Giuseppe Conte prende tempo.



Matteo Salvini preme per il pugno duro in Europa, ma Giuseppe Conte frena

La corsa alla poltrona del ministero per le politiche europee è appena cominciata, ma sembra già parecchio affollata. Matteo Salvini non ha voglia di aspettare né di minimizzare, almeno pubblicamente. Secondo alcune fonti interne citate da Repubblica invece, sarebbe tutta scena, e l’obiettivo resta l’accordo con Giuseppe Conte, che fino ad ora si è mostrato molto più cauto. Intanto c’è già il toto nomi per chi dovrà dialogare con la Ue dopo l’apertura della procedura di infrazione: tra i più gettonati il deputato fiorentino Guglielmo Picchi, autore dell’incontro del 2016 tra Salvini e Trump,  e Alberto Bagnai, presidente euroscettico della commissione finanze. L’ultima parola spetta però a Giuseppe Conte e Sergio Mattarella, che hanno intenzioni men più concilianti del vicepremier. L’obbiettivo infatti è quello di aprire un dialogo e non uno scontro con l’Europa, per evitare dei disastri – economici e politici- a cui il Paese non saprebbe reggere. Qualche indiscrezione in più potrebbe arrivare dopo il vertice di lunedì, annunciato ma non ancora confermato, dove però Salvini dovrà già imporre le sue tre priorità interne:  flat tax, autonomia e Tav

(Credits immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)