Il programma M5S prevederebbe la ‘consegna’ di Salvini al Tribunale dei Ministri | VIDEO

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Lo prevede il vademecum degli impegni per gli Affari Costituzionali pubblicato il 22 agosto 2017

Ciò che deciderà di fare il Movimento 5 Stelle con il voto al Senato per dare il via libera al Tribunale dei Ministri per mettere sotto processo Matteo Salvini sarà la rappresentazione del vero cambiamento dei pentastellati da quando sono al governo. Da inizio giugno, data della formazione del nuovo Esecutivo, si è parlato spesso dei vari voltagabbana su diversi temi e ora, con la questione che riguarda il ministro dell’Interno e leader della coalizione di governo, bisognerà vedere se lo spartito sarà lo stesso.



Perché tutta questa premessa? Facendo un salto indietro nel tempo, nel programma Affari Costituzionale del Movimento 5 Stelle compare un passaggio che recita così: «occorrerà intervenire su quelle prerogative parlamentari che oggi sottraggono deputati, senatori e ministri dall’applicazione della giustizia e alle regole che valgono per tutti i cittadini».



La ‘consegna’ di Matteo Salvini è nel programma M5S

Era il 22 agosto 2017 e l’annuncio di questa volontà pentastellata è stato diffuso sul web anche dal Blog delle Stelle che riporta un articolo, a firma Danilo Toninelli, con tanto di video allegato – e condiviso sui canali social del Movimento 5 Stelle, in cui si spiegano le linee guida di questo vento di riforma dei privilegi e immunità dei parlamentari.



Leggendo il programma del Movimento 5 Stelle, sembrerebbe abbastanza segnato il destino di Matteo Salvini, che si ritroverebbe abbandonato dagli alleati di governo in questa autorizzazione a procedere chiesta dal Tribunale dei Ministri in merito alla denuncia di sequestro di persona per il caso dei migranti della Nave Diciotti della Guardia Costiera Italiana.

Il punto del programma Affari Costituzionali scovato da Civati

Il tutto è stato sottolineato e messo in evidenza da Giuseppe Civati, fondatore di Possibile, il quale ha dichiarato: «Il Movimento 5 Stelle è a un bivio: cercare l’arrampicata sugli specchi, rimangiandosi l’ennesimo punto previsto dal suo programma votando contro l’autorizzazione a procedere al Senato nei confronti di Salvini, oppure rispettare quanto promesso ed esprimersi a favore, evitando di tradire per l’ennesima volta gli elettori. Nel programma del M5S è infatti scritto che si vuole, testualmente, ‘intervenire su tutte quelle prerogative parlamentari che oggi sottraggono deputati, senatori e ministri dall’applicazione della giustizia’. Insomma, è chiaro il riferimento alla rinuncia all’immunità: il voto contrario, per salvare il governo, sarebbe l’ultimo atto, quello definitivo, del ‘cambianiente’ con il Movimento 5 Stelle gregario dei peggiori riti politici per la sopravvivenza».

(foto di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)