Matteo Salvini ha mentito due volte sul caso Diciotti

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La ricostruzione del Fatto Quotidiano

Il ministro degli Interni Matteo Salvini ha mentito due volte sul caso della nave Diciotti. Lo rivela il Fatto quotidiano. Il leader della Lega aveva dichiarato di non essere stato informato del trasbordo dei migranti sull’imbarcazione della Guardia costiera.



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Tuttavia, prima una rivelazione di Giuseppe Conte, successivamente un documento inedito smentirebbero la versione di Matteo Salvini.

Ne scrive Antonio Massari:



Il 16 agosto alle 12.30, a poche ore dal salvataggio in acque Sar maltesi di un barcone con 177 migranti a bordo, operato dalla Guardia costiera, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dichiarava: “Una nave della Capitaneria di porto italiana, senza che al Viminale ne fossimo informati, ha imbarcato gli immigrati mentre ancora si trovava in acque maltesi, per dirigere verso l’Italia”. Era la nave Diciotti e il ministro sosteneva che la Guardia costiera avesse agito all’insaputa del Viminale. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il 12 settembre in Senato, afferma il contrario: la Guardia costiera – dichiara – avverte il Viminale del probabile soccorso, chiedendo indicazioni sull’eventuale porto di sbarco, già il 15 agosto alle 20.24. Chi dei due dice il falso? Da quattro giorni Salvini conferma e smentisce Conte. Il Fatto il 13 settembre gli rivolge una domanda precisa: “Il Viminale fu allertato sui soccorsi – come ha dichiarato il premier – alle 20.24 del 15 agosto oppure no?” La risposta è inequivocabile: “No, il Viminale fu informato a proposito di un natante che si stava muovendo in acque Sar maltesi. Il coordinamento delle operazioni di monitoraggio era stato assunto formalmente dalle autorità maltesi”. Anche fonti della Guardia costiera, ieri, sulle nostre pagine hanno confermato che il ministero dell’Interno fu avvertito. E anche ieri il Viminale ha ufficialmente smentito. A dire il falso, invece, è senza dubbio Salvini. C’è un documento, noto al Fatto, che lo dimostra.

Mistero risolto? Secondo il giornale di Marco Travaglio, assolutamente sì.



(Foto credits: Ansa)