Salvini sulla cittadinanza a Rami: «Che c’entra Di Maio? Ho deciso da solo, non ragiono a capocchia»

Categorie: Attualità

Il leader della Lega spiega di aver ragionato molto su questa decisione

Rivendicare tutto, perché anche questo fa campagna elettorale. Matteo Salvini ha incontrato questa mattina gli 11 carabinieri protagonisti dell’intervento sul pullman di San Donato Milanese e la classe del giovane Rami, a cui ha dichiarato di aver acconsentito al rilascio della cittadinanza italiana in anticipo per il suo gesto eroico. Nei giorni scorsi lo stesso ministro si è contraddetto più volte su questo tema, mentre Luigi Di Maio è andato dritto per la sua strada parlando immediatamente di concessione opportuna. Ora, però, il leader della Lega rivendica la paternità di questa sua decisione.



«Accolgo i suggerimenti di tutti, sono rispettoso ed ascolto per natura ma in questo caso mi sono convinto da solo prendendo il tempo che deve prendere un ministro per dire di sì o di no a ragion veduta e non a capocchia- ha dichiarato Matteo Salvini nella conferenza stampa al Viminale dopo l’incontro con i ragazzi a bordo del pullman di san Donato Milanese -. Troppa esposizione mediatica per Adam e Rami? Chiedetelo a chi li ha usati in studio per fare audience e li ha usati come una bandiera politica, e non è qui oggi. Io apposta non li ho voluti qua in conferenza stampa, ho cercato di staccare la spina a una vicenda che avrebbe solo fatto male a loro. Ho avuto la disgustata sensazione che qualcuno ha cercato di usarli».

Matteo Salvini rivendica la cittadinanza a Rami e Adam

Oltre agli 11 carabinieri, Matteo Salvini ha ricevuto al Viminale cinque degli studenti della scuola media Vailati, protagonisti di quel brutto episodio di cronaca che ne ha messo a rischio la vita. C’erano Aurora, la ragazza presa in ostaggio da Sy; Fabio, il giovane che ha tentato di far ragionare l’autista; Nicolò, il ragazzo che si è offerto come ostaggio per salvare i suoi compagni. Infine Adam e Rami che hanno avuto la freddezza di nascondere il proprio telefono e avvisare i carabinieri.



«Il 99% degli italiani è contrario allo ius soli»

Proprio su di loro si è acceso un vecchio dibattito sullo Ius soli, cioè la cittadinanza a chiunque nasca nel nostro Paese a prescindere dalle origini dei propri genitori. E Matteo Salvini è convinto che sia giusto andare avanti senza: «Per il 99% degli italiani la legge italiana sulla cittadinanza funziona. Il dibattito sullo ius soli non esiste, non si pone». Una statistica con numeri ragionati a capocchia.

 



(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)