Matteo Renzi esperto di sondaggi: il no al governo Pd-M5S votato da Fazio per alzata di mano

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Il secondo episodio, dopo quello del 25 aprile in piazza a Firenze

Matteo Renzi come Piepoli. Negli oltre 50 giorni di lontananza dalle televisioni, l’ex presidente del Consiglio sembra essersi specializzato nel tastare il polso ai cittadini. Oggetto della consultazione, ovviamente, è la possibilità che il Partito Democratico riesca a chiudere un accordo con il Movimento 5 Stelle per formare un governo. Così, anche nella pausa pubblicitaria del programma di Fabio Fazio Che Tempo Che Fa, l’ex segretario del Partito Democratico si lascia andare a un sondaggio con il pubblico.



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Matteo Renzi sondaggio a Che Tempo Che fa con il pubblico

«Quanti di voi hanno votato per il Partito Democratico alle scorse elezioni?» – secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, in platea si sono alzate una cinquantina di mani. «Quanti di voi vorrebbero un accordo con il Movimento 5 Stelle?» – quattro mani in alto in tutto. «Quanti invece vorrebbero un governo che possa fare le riforme?» – le mani diventano trenta.

Non è la prima volta che Matteo Renzi, da quando è senatore, si è cimentato con i sondaggi popolari. Il 25 aprile, in piazza a Firenze, l’ex sindaco ha voluto parlare con gli anziani della sua città, ha voluto chiedere loro la reazione a un eventuale accordo con il Movimento 5 Stelle, quello auspicato e anticipato in qualche modo dal reggente del partito Maurizio Martina. Anche in quel caso, il popolo del Partito Democratico diede ragione al suo ex comandante in capo.



Matteo Renzi sondaggio e chiusura al M5S: «Non saremo soci di minoranza di Casaleggio»

Dalla poltrona di Fabio Fazio, dunque, arriva una chiusura netta a un possibile accordo con il Movimento 5 Stelle: «Hanno vinto loro e la Lega, non possiamo rientrare dalla finestra dopo essere usciti dalla porta». Renzi si è detto disponibile a un confronto con i pentastellati – possibilmente in streaming – per far sì che questi possano essere inchiodati dal Pd alle proprie responsabilità: «Vediamo se hanno cambiato idea sui vaccini, Tav, Ilva e reddito di cittadinanza. Noi non saremo i soci di minoranza della Casaleggio».

A questo punto, vista la consistenza numerica del gruppo parlamentare di fedelissimi a Renzi, l’accordo con il Movimento 5 Stelle è definitivamente tramontato e, probabilmente, non ci sarà bisogno nemmeno di aspettare la direzione del Pd prevista per il prossimo 3 maggio. Inevitabile, dunque, la reazione di Luigi Di Maio: «I dem sono ostaggio dell’ego smisurato di Matteo Renzi. Senza accordo con noi la pagheranno».



FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI