Matteo Renzi difende la moglie Agnese: «Il pass? Una fake news»

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Anche la prefettura smentisce. Ma la notizia è finita stamane su diversi giornali

Oggi alcune testate e siti di informazione riportavano una notizia che riguardava la moglie del segretario Pd Matteo Renzi, Agnese Landini. La moglie dell’ex premier avrebbe tra le mani un pass parcheggiare ovunque a Firenze, transitare nelle ztl e nelle aree pedonali. La denuncia era partita da Francesco Torselli e Giovanni Donzelli, esponenti di Fratelli d’Italia, che hanno parlato di “ennesimo privilegio“. Peccato però che la notizia non sia vero. Dallo staff del sindaco Dario Nardella avevano parlato di “richiesta per motivi di sicurezza arrivata da Palazzo Medici Riccardi” ma contattata da ilfattoquotidiano.it, la prefettura ha smentito l’esistenza di un permesso per l’auto della coniuge del segretario Pd.



Matteo Renzi ha così difeso, sui social, la moglie. Parla di fake news orchestrata ad arte e ne spiega i motivi:

Guardate questa foto. E domandatevi fino a che punto può arrivare la malafede.
Alcuni politici del centrodestra, anziché fare il lavoro per il quale sono pagati, hanno pedinato per giorni mia moglie. E poi hanno scattato la foto di Agnese che, tornando da scuola, sta entrando nel Lungarno Diaz, accanto agli Uffizi. Alcuni giornali e molti siti oggi ci sono saltati sopra. E scrivono: Vedete, la Casta? La moglie di Renzi passa dalle corsie preferenziali.
Chiunque conosca Firenze sa che – durante i lavori di questi mesi – quella strada è l’unico passaggio per poter tornare a casa, in via Guicciardini.
Un passaggio obbligato. Chi è residente o comunque ha il parcheggio in centro deve attraversare quella come unica strada per arrivare in Oltrarno. Deve passare di lì. A meno di non scegliere l’elicottero, ma in Piazza Pitti si atterra male.
Perché tanta malafede, perché tanto odio?
Gli stessi scrivono che la famiglia Renzi parcheggi gratis a Firenze.
Per stare a Firenze noi abbiamo affittato (come molti che stanno in centro) un posto auto in un garage. Pagando come tutti.
I giornali e i siti che hanno scritto il contrario potranno devolvere il risarcimento danni all’Ospedale Pediatrico di Firenze, il Meyer.
Io sono abituato al fango che mi gettano addosso: il presunto business dei sacchetti biodegradabili; i Rolex regalati dagli arabi (che sono ancora lì a Palazzo Chigi, intonsi); la Lamborghini a Ibiza; le prove false della Consip (su cui tutti stanno zitti, ultimamente, chissà perché); l’aereo di stato.
Ma perché mettere nel mezzo ancora la mia famiglia? Forse perché sui contenuti non riescono a tirare fuori un’idea?
I loro leader nazionali scappano dal confronto TV e allora mandano gli scagnozzi locali a passare le mattinate pedinando mia moglie?



(foto Carlo Bressan / Anadolu Agency / Ansa)