Anche Travaglio contro la Capitana Carola Rackete: «La Sea Watch ha provocato»

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A Otto e Mezzo, l'opinione del direttore del Fatto Quotidiano

Marco Travaglio, nel corso della puntata di Otto e Mezzo del 27 giugno, ha fatto un elenco di tutti i possibili reati che la Sea Watch 3 ha commesso. Insomma, un vero e proprio attacco all’imbarcazione della ong tedesca e alla sua capitana Carola Rackete, diventata una sorta di simbolo di resistenza civile per aver forzato il blocco imposto alla sua imbarcazione e aver portato – a poche miglia da Lampedusa – l’imbarcazione con 42 persone a bordo.



Marco Travaglio e la Sea Watch: «Una provocazione»

Il direttore de Il Fatto Quotidiano ha parlato apertamente di provocazione e non sono mancate le critiche di chi ha seguito la trasmissione e ha postato i suoi commenti sui social network. Qui, viene fatto notare come non si stia facendo riferimento alle 42 vite a bordo della nave, mentre invece ci si concentri solo sui messaggi politici, dall’una e dall’altra parte. Travaglio, infatti, ha difeso la posizione del governo, andando anche a spezzare una lancia – di fatto – nei confronti di Matteo Salvini (spesso criticato dal giornalista) che sta tenendo il punto sulla situazione della nave Sea Watch. E parlando di una doppia propaganda – riferendosi sia a quella leghista, sia a quella pro ong – sul caso dell’imbarcazione che si trova davanti alle coste di Lampedusa.

In seguito, la discussione ha toccato anche diversi altri punti, con Lilli Gruber che ha chiesto a Travaglio chi lo ha colpito di più in questi primi mesi di governo: il direttore del Fatto Quotidiano non ha esitato a fare il nome di Giuseppe Conte, un presidente del consiglio che – a suo modo di vedere – è partito in sordina e poi si è imposto all’attenzione dell’opinione pubblica come leader affidabile. Il tutto dopo aver dato dei provocatori agli uomini e alle donne dell’equipaggio della Sea Watch.