Marcello Lippi aderisce all’anagrafe antifascista: «Italia allo scatafascio da un punto di vista morale, no al ritorno del fascismo»

Categorie: Attualità

L'allenatore della Cina spiega di essere cresciuto nel mito della Resistenza

Marcello Lippi ha preso un’importante posizione a favore dell’antifascismo che ci piace rimarcare in un clima plumbeo fatto di aggressioni razziste, rievocazioni di un regime fallimentare come quello di Benito Mussolini, e uno sdogamento del fascismo a livello mediatico che impressione. In una intervista al Corriere della Sera, l’allenatore della Cina ha spiegato i motivi che l’hanno portato ad aderire all’anagrafe antifascista di Stazzema, dove nel 1944 i nazisti trucidarono più di 500 persone nella frazione di Sant’Anna.



Marcello Lippi aderisce all’anagrafe antifascista: «Italia allo scatafascio da un punto di vista morale, no al ritorno del fascismo»

«Sono nato lì vicino, mio padre era socialista, sono cresciuto nel mito della Resistenza: siamo allo scatafascio da un punto di vista morale e si sente dire di strani ritorni, ho ritenuto serenamente di aderire», spiegal Corriere della Sera. Marcello Lippi, in una domanda sull’immigrazione, evidenzia l’enorme speculazione politica su questo tema, che stride con la nostra storia di emigrazione, che l’ha particolarmente emozionato quando si confrontava con gli italiani residenti in Germania durante i Mondiali tedeschi.

Gattuso dedicò il Mondiale agli emigrati in Germania.
«Li avevamo sempre sotto l’albergo. Ci pregavano di battere i tedeschi per le solite storie dei mangiaspaghetti e della mafia. E quando li battemmo piangevano tutti di gioia».
Il tema della migrazione: è sempre al centro dell’agenda politica italiana.
«La speculazione su questa tragedia, per loro e per noi, è sotto gli occhi di tutti».



LEGGI ANCHE > LA TURISTA AMERICANA DI 22 ANNI SBRANATA DA UNA LEONESSA

Le dichiarazioni di Marcello Lippi al Corriere della Sera sono particolarmente apprezzabili perché provengono da un mondo, come quello del calcio, dove la tolleranza verso il neofascismo, dilagante in diverse curve, è eccessiva. Ancora più importanti perché di solito gli sportivi, specie se sono famosi, evitano di prendere posizioni politiche che possono deludere molti loro sostentitori. Bravo Lippi per il coraggio e la sensibilità dimostrate su un tema così importante come l’antifascismo.