Manuel Bortuzzo: «Quando mi hanno sparato, ho detto ti amo alla mia ragazza»

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Per la prima volta dopo la sparatoria, va in uno studio televisivo a Non è l'Arena

Il ragazzo ha una forza d’animo immensa. Quella che hanno solo le persone perbene. Manuel Bortuzzo, per la prima volta da quella sparatoria del 3 febbraio all’Axa, quartiere periferico di Roma, compare in diretta in una trasmissione televisiva. La scelta è ricaduta su Non è l’Arena, il programma di Massimo Giletti su La7. La giovane promessa del nuoto, che anche nelle sue condizioni di ridotta mobilità ha affermato di non voler rinunciare alla piscina, ha raccontato i drammatici momenti della sparatoria.



Manuel Bortuzzo e i momenti della sparatoria

«Li ho visti bene in faccia, erano molto vicini – ha detto Manuel Bortuzzo -. Poi, l’unico momento in cui non ho sentito le gambe è stato proprio quando mi hanno sparato. Del resto ricordo l’ospedale, quando il personale medico mi insegnava a come girarmi sul lettino. A quel punto ho pensato: ‘Ma come è possibile che a 20 anni uno si riduce a questo punto?’».

Insieme a Manuel Bortuzzo, c’è semper il papà Franco che ha raccontato anche il suo punto di vista della storia: «Mi hanno chiamato alle 8 del mattino – ha ricordato -. Ho fatto solo una domanda: mio figlio è vivo o è morto? Volevo sapere la verità».



Manuel Bortuzzo e quel ‘ti amo’ sussurrato a Martina dopo aver ricevuto il colpo

Manuel Bortuzzo ha ricevuto tanta solidarietà: ha incontrato un ragazzo di Napoli che è stato accoltellato per strada, vittima di uno scambio di persona; ha ricevuto un videomessaggio del cantante Ultimo, arrivato secondo al Festival di Sanremo. Poi ha voluto ricordare un momento estremamente doloroso, ma anche molto tenero: «Quando mi hanno sparato ho pensato di non potercela fare – ha ricordato -. Pensi a tutto quello che potevi fare nella vita. Per questo ho detto alla mia ragazza che stava con me ‘ti amo’. Volevo ricordarglielo, nel caso in cui non avessi potuto più dirglielo». La ragazza di Manuel, Martina, le è stato vicino negli istanti immediatamente successivi allo sparo. I due si frequentavano da qualche mese, ma il loro legame è apparso subito molto forte.

Infine, Manuel Bortuzzo ha raccontato l’emozione del ritorno in vasca per la riabilitazione, lui promessa del nuoto professionistico: «Quando ho messo i piedi in acqua non ho sentito nulla. Poi, quando mi sono immerso, sono stato circondato dall’acqua a 360°. Un’emozione assoluta».