I due ragazzi che hanno sparato alla stella del nuoto Manuel Bortuzzo hanno confessato. Hanno 24 e 25 anni: i due si sono presentati in questura con i loro legali e hanno dichiarato di aver sparato per errore.
La confessione è arrivata a poche ore dal ritrovamento della pistola che ha sparato ferendo il giovane trevigiano in piazza Eschilo. Sulla Calibro 38 erano state ritrovate anche delle impronte digitali che avevano ristretto la cerchia dei sospettati,. Una fonte sentita dalla polizia aveva raccontato di aver visto la pistola mentre veniva lanciata da uno scooter in corsa. Sul motorino il guidatore indossava il casco, mentre il passeggero no: la fonte è riuscita quindi a descrivere un particolare taglio dei capelli di uno dei due.
Intanto Manuel sta riprendendo le forze. I medici sono riusciti a bloccare l’emorragia polmonare e oggi hanno avviato il ragazzo ad un processo di autonomia respiratoria. Per le lesioni al midollo spinale però non c’è nulla da fare.Al Corriere della Sera il padre Franco Bortuzzo ha detto che il giovane atleta quando ha saputo che rimarrà paralizzato.«non ha pianto». «Gli ho promesso che tornerà a vivere come una persona normale» ha aggiunto, e al Messaggero ha raccontato che «Si è svegliato e mi ha detto: non sento più niente. Vorrebbe tornare a casa, è consapevole della sua situazione e verrà presto trasferito in una clinica riabilitativa».