Macron risolve con Conte, ma continua a non sopportare Salvini

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«Asse Roma-Vienna-Berlino? Non ha portato bene nel corso della storia»

Da una parte c’è la mano tesa a Giuseppe Conte, dall’altra c’è l’ostruzione più o meno esplicita a Matteo Salvini. Nel corso dell’incontro all’Eliseo il presidente del Consiglio italiano e il presidente della Repubblica di Francia hanno discusso di molti temi, tra cui – centrale – quello dell’immigrazione. Se sui principi generali Roma e Parigi dimostrano una ritrovata sintonia, ci sono alcuni aspetti che Macron proprio non digerisce.



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Macron contro Salvini, ma risolve con Conte

Uno di questi è senz’altro l’esuberanza di Matteo Salvini. Nei giorni scorsi, per evitare il possibile isolamento scaturito da una rottura diplomatica con la Francia, il ministro dell’Interno aveva ammiccato pesantemente, sfruttando il tema immigrazione, sia con il presidente austriaco Kurtz, sia con la cancelliera tedesca Angela Merkel, rispolverando l’antico asse Roma-Vienna-Berlino.

Una ipotesi assolutamente non condivisa da Macron, che – a margine dell’incontro con Conte – ha rifiutato una prospettiva del genere: «L’asse Roma-Vienna-Berlino? Diffido da accordi di questo genere: nella storia non hanno mai portato molta fortuna». Il riferimento, chiaramente, è al preambolo della seconda guerra mondiale, con l’accordo tra Benito Mussolini e Adolf Hitler.



Non solo. Se questa mattina, Matteo Salvini aveva dichiarato che «finalmente l’Italia ha tirato fuori le palle», costringendo anche gli altri Stati a prendersi carico delle loro responsabilità, Macron ha risposto immediatamente con un’altra stilettata: «Quando una nave arriva nelle vostre acque ve ne dovete prendere carico – ha detto il presidente francese -. La Francia rispetterà sempre il diritto internazionale. La difficoltà dell’Italia non può risolversi bypassando il diritto internazionale ma con un approccio cooperativo Ue».

Macron contro Salvini, En Marche preoccupata per esito elezioni in Italia

Colpi ai partiti che formano il governo italiano arrivano anche da En Marche. «Nessun segnale d’allarme va preso sotto gamba e ancora meno dei segnali che vengono dai risultati alle elezioni legislative che avete appena vissuto qui in Italia» – ha detto il presidente del partito Christophe Castaner. Insomma, non proprio una luna di miele.