Il M5S del Friuli espone il cartello “Verità per Giulio Regeni”

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Dopo la rimozione dello striscione per Giulio Regeni dal palazzo della regione, appare il cartello alle finestre dei consiglieri pentastellati

Lo striscione di Amnesty International che chiede “Verità per Giulio Regeni” sarà anche sparito dal balcone del palazzo della Regione del Friuli Venezia Giulia, ma non è sparito dagli uffici dei consiglieri del Movimento 5 Stelle che hanno sfidato la decisione del governatore leghista Massimiliano Fedriga esponendo dalle finestre la versione ridotta.



Il M5S Friuli espone il cartello “Verità per Giulio Regeni”

Il cartello «resterà esposto sulle finestre degli uffici del Gruppo Movimento 5 Stelle nella sede della Regione, nonostante la decisione del governatore Fedriga» scrivono in una nota i i consiglieri regionali con il benestare e il pieno sostegno del portavoce alla Camera Luca Sut e della deputata M5S alla Camera, Sabrina De Carlo, «prima firmataria della proposta di legge con cui è stata istituita la commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni». Come spiegano nel post ufficiale condiviso su Facebook, si tratta di un gesto simbolico «con il quale vogliamo ribadire la vicinanza alla famiglia ed esprimere il sentimento di una comunità che non vuole smettere di credere alla ricerca della verità». Lega e M5S si trovano quindi spaccati non solo alla guida del Paese, ma anche all’interno delle regioni. «Siamo consci che uno striscione non possa diradare il mistero sulla morte del ricercatore di Fiumicello, servono altre azioni, tra cui la pressione di un Presidente di Regione»chiariscono i Consiglieri M5S che nella nota commentano anche il fatto che lo striscione che campeggiava sul PAlazzo della Regione verrà sostiuito con uno sugli Under 21. «La celebrazione degli Under 21 di calcio rappresenta per il presidente Fedriga il pretesto per compiere un gesto, nella sede di Trieste e in tutte le altre della Regione, rimandato ipocritamente per oltre un anno nel quale ha tenuto esposto il simbolo di una battaglia per i diritti umani in cui chiaramente non crede», spiegano i pentastellati.