Luigi Di Maio commenta la perizia sul Ponte Morandi: «Da brividi, via la concessione ad Autostrade»

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Il vicepremier non ha dubbi ma Aspi si difende: «Non sono evidenziate correlazioni»

All’indomani del deposito della perizia sullo stato pre crollo del Ponte Morandi disposto dal gip Angela Maria Nutini, il vicepremier Luigi Di Maio torna a invocare la revoca della concessione ad Autostrade che, indebolita in borsa, si difende: «Non sono evidenziate correlazioni».



Luigi Di Maio commenta la perizia sul Ponte Morandi: «Da brividi, via la concessione ad Autostrade»

L’acciaio estremamente corroso, in alcuni punti tanto da avere una riduzione dei cavi fino al 75%, e l’ultimo intervento significativo «risale a circa 25 anni fa, successivamente sono stati eseguiti interventi di presidio con l’installazione di reti per i distacchi [….] che non intervengono sullo sviluppo del processo corrosivo». La relazione depositata dai tre periti sullo stato del Ponte Morandi è «brividi» come ha dichiarato Luigi Di Maio in un post scritto su Facebook in cui torna a invocare la revoca della concessione ad Autostrade proprio in nome di quei 25 anni, ovvero «da quando la competenza ha smesso di essere dello Stato». «È inaccettabile e bisogna avviare al più presto il procedimento di revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia – tuona quindi il leader del Movimento 5 Stelle –  Il nostro compito è anche quello di fare capire, a questi signori, che il Governo adesso li controlla, per impedire che il profitto prevalga sul bene collettivo. Questo è il miglior modo per onorare le vittime della tragedia di Genova. E il Governo unito su questo è la migliore risposta che possiamo dare alle loro famiglie».



Le parole del vicepremier sono pesate come macigni. Il titolo di Atlantia, è arretrato in Borsa cedendo il 2,4% a 22,9 euro alle ultime battute della seduta. A poco sono valse le dichiarazioni di Aspi, rilasciate già a poche ore dalla notizia della perizia: «L’analisi delle parti crollate ha messo in luce alcuni difetti solo localizzati che non sono in alcun modo connessi alla funzionalità dell’opera – si legge in una nota diffusa ieri in serata – Le parti non crollate hanno superato positivamente le prove di carico».

(Credits immagine di copertina: . ANSA/LUCA ZENNARO)