Luigi Di Maio richiama all’ordine Conte: «Obiettivo è abbassare le tasse, niente deviazioni»

Categorie: Attualità

Il post del leader 5 stelle che sembra attaccare ministri e presidente del consiglio, anche se non nomina nessuno

«Fermi tutti»: l’inizio del post su Facebook condiviso da Luigi Di Maio domenica tuona chiaro fin dalle prime parole. L’inghippo è il tema della tassazione. Il leader 5 stelle ricorda che l’obbiettivo comune deve essere quello di abbassarle, tutte senza se e senza. E di fatto tira il freno alla proposta di Fioramonti sulle tasse educative e green, che avevano sedotto Giuseppe Conte.



Luigi Di Maio richiama all’ordine Conte: «Obiettivo è abbassare le tasse, niente deviazioni»

Giuseppe Conte si era mostrato ben incline in merito alla proposta avanzata da Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione pentastellato, di introdurre delle nuove tasse, educative e verdi: “vittime” sarebbero stati biglietti aerei, merendine e bibite gassate. Ma Luigi Di Maio non ci sta, e richiama i suoi all’ordine, anche se non li cita direttamente. Fonti pentastellate chiariscono che no, nessuno ce l’aveva con nessuno men che meno con il presidente del Consiglio, ma il post di domenica condiviso da Luigi Di Maio suona in maniera ben più severa. «Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle» scrive chiaramente il neo ministro degli Esteri, e rincara la dose: «E secondo me è totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli». Di Maio ricorda che il governo che se esiste «è perché lo sostiene il MoVimento 5 Stelle», deve avere come priorità «bloccare l’aumento dell’IVA», togliere « tasse sul lavoro per permettere alle imprese di assumere nuova gente», sostenere il«salario minimo», premiare «chi non inquina» e disincentivare «chi se ne frega» per fare la propria parte sul tema dell’ambiente.

«Nessun ultimatum, ma tempi rapidi e zero scuse»

Luigi Di Maio non vuole però passare per quello che mette i bastoni tra le ruote: «Qualcuno dirà che stiamo dando un ultimatum al Governo – continua infatti – Ma io non sono stato eletto per passare le mie giornate a dire che non è così. A noi interessa parlare chiaro e portare a casa i risultati». E proprio a proposito di risultati, in conclusione al suo posto l’ex vicepremier rassicura che mercoledì alla Camera verrà decisa la calendarizzazione dell’ultimo voto per tagliare il numero dei parlamentari: «Ci aspettiamo tempi rapidi e zero scuse».



(Credits immagine di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI)