Nell’èra della post-ideologia può succedere di tutto; il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha dichiarato di non volere diventare un’icona della sinistra. Su cosa voglia dire essere di sinistra oggi è poco chiaro ma di sicuro da qui a qualche anno non avremo Luigi Che Di Maio Guevara.
Il ministro del Lavoro è intervenuto a Stasera Italia su Rete 4 e ha dato la sua personalissima opinione su cosa sia la sinistra in Italia: “La sinistra è quella che ha dato soldi alle banche e ha fatto il Jobs act e tanto altro. Quando vado in Aula al question time, capita che quelli a destra dicono che sono di sinistra e quelli di sinistra dicono che sono di destra, è il loro unico modo per sentirsi di destra e sinistra. Questo governo ha fatto cose che doveva fare la destra, come l’abolizione dello split payment, o la sinistra che invece ha reso la vita un inferno per tanti giovani o meno giovani“.
Dimenticatevi Gramsci, Togliatti o Berlinguer. La sinistra è da sempre Matteo Renzi e Jobs Act.
Di Maio ha poi proseguito il suo intervento parlando della questione dei voucher, osteggiati quando il M5S era all’opposizione ma che oggi sembrano tornare utili per lavori particolari: “I voucher gli ultimi anni sono serviti per sfruttare la gente. Erano stati ideati per un buon fine, quello per esempio di gestire i lavori domestici. Poi negli anni si è pagato con i voucher anche l’ingegnere o l’avvocato. Se si devono reintrodurre per sfruttare la gente e non dare certezze allora non va bene. Se invece vogliamo applicarli per specifici settori come l’agricoltura allora per me va bene. Sulla questione del turismo possiamo discuterne”.
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