Un video girato il 30 gennaio 2016 da un giornalista del Corriere della Sera mostrerebbe Luca Traini al Family Day organizzato al Circo Massimo. In quell’occasione, in piazza, accanto ai neocatecumenali e al movimento guidato da Mario Adinolfi, c’erano anche i militanti di CasaPound, guidati dal loro leader nazionale Simone Di Stefano.
Proprio tra le loro fila, compare nell’inquadratura un uomo – dotato come tutti gli altri esponenti del movimento della tartaruga di bandiera tricolore – che avrebbe gli stessi tratti somatici di Luca Traini, l’attentatore di Macerata che domenica scorsa ha ferito sei persone di colore in pieno centro cittadino.
A farlo presente, su Twitter, è Massimiliano Jattoni Dall’Asén, giornalista di Io Donna, l’inserto femminile del Corriere della sera:
Il criminale di #Macerata, #Traini, non è solo un amico di #Salvini, ma anche di #Adinolfi e di tutta la banda del Family Day… fate vobis… pic.twitter.com/mEiIMtLwZN
— M. Jattoni Dall’Asén (@JattoniDallAsen) 5 febbraio 2018
La presenza di Traini al Family Day aggiungerebbe un altro dettaglio inquietante alla storia dell’uomo della sparatoria di Macerata. Dopo la vicinanza agli ambienti di estrema destra – influenzata anche dalla lettura del Mein Kampft e di testi d’ispirazione nazista -, la candidatura con la Lega Nord alle elezioni amministrative e i diversi ruoli svolti all’interno del partito di Matteo Salvini, la partecipazione a un evento per protestare contro la legge per le unioni civili andrebbe a completare il profilo fascista del soggetto.
Il cappello tirato sin sulla fronte non impedisce alle sopracciglia curate di fare capolino, i lineamenti del volto, lo sguardo e la corporatura sarebbero molto simili a quelli dell’uomo fermato per il folle gesto di domenica. Il tweet del giornalista ha già fatto il giro del web e potrebbe far scaturire un altro dibattito intorno a Luca Traini e alla sua attività politica prima dell’attentato di Macerata.
(FOTO da video Corriere TV postata da account Twitter @JattoniDallAsen)