Lo abbiamo visto protagonista di molte – alcune discutibili – battaglie all’interno di Lega Calcio e Figc, ma presto (forse) lo potremmo trovare anche tra i candidati per guidare la capitale. Claudio Lotito sindaco di Roma sembra non essere più una fantasiosa ipotesi e il presidente della Lazio ci sta facendo più di un pensierino. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo dopo la sconfitta nel derby di sabato scorso, il patron biancoceleste parla a 360 gradi di calcio, politica e futuro della sua città.
«Mi è già stato chiesto di fare il Sindaco di Roma – spiega a Il Tempo Claudio Lotito – e io davanti alle sfide non mi tiro mai indietro. Lo sa bene mia moglie». E già lo si vede lì, al Campidoglio a portare avanti le proprie battaglie nel tentativo di risanare il bilancio della capitale, i suoi buchi e le sue buche attraverso una politica economica mirata al rientro del debito. Ciò che, in pratica, ha fatto e sta facendo con la sua Lazio dal giorno della sua acquisizione.
Nulla di definito, solo una chiacchiera da bar o poco più. Ma qualora decidesse di scendere in campo attivamente nella politica romana, ci sarebbe da superare uno scoglio di consensi fondamentale in termini di votazioni. «Mi voterebbero anche i romanisti – rassicura il presidente della Lazio -. Quando mi sono candidato in Campania, sono stato accolto benissimo in terre dove nessun politico del territorio finora era mai stato».
Claudio Lotito si definisce uno che «ora et labora» e questo lo rende appetibile per la poltrona di sindaco di Roma. E in vista di una (forse probabile) campagna elettorale con vista sul Campidoglio, lancia qualche stoccata all’amministrazione capitolina di Virginia Raggi e non solo: «Faccio spesso la spola con Milano e mi rendo conto che negli ultimi 15 anni la capitale è diventata il fanalino di coda».
(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)