La storia del seggio al Senato da assegnare a Claudio Lotito

Categorie: Attualità

La Giunta delle elezioni e delle immunità di Palazzo Madama ha accolto il ricorso del presidente della Lazio

La decisione finale arriverà a settembre, quando l’Aula di Palazzo Madama sarà chiamata a decidere se un seggio al Senato spetti anche a Claudio Lotito. La votazione non è stata ancora calendarizzata dalla capigruppo, ma ieri è arrivato il via libera da parte della Giunta per le elezioni e per l’immunità (dove, dopo alcuni passaggi dal M5S alla Lega, il Centrodestra ha la maggioranza). Il tutto è partito dal ricorso presentato dal Presidente della Lazio sul conteggio dei voti in Campania, dove nel marzo del 2018 si era candidato candidato con Forza Italia.



LEGGI ANCHE > E se tutte le strade (del centrodestra a Roma) portassero a Lotito?

Quel seggio, per il momento, è nelle mani di Vincenzo Carbone eletto sempre nelle fila del partito di Silvio Berlusconi in Campania, prima di passare – lo scorso 1° luglio – a Italia Viva di Matteo Renzi. Ma quel risultato è stato contestato da Claudio Lotito che ha chiesto una revisione di quel risultato elettorale perché, a suo dire, sarebbe stato penalizzato e danneggiato nell’assegnazione dei seggi nei collegi plurinominali.



Lotito e il seggio da Senatore della Repubblica

La palla, dunque, ora passa ai senatori che a settembre dovranno decidere se approvare la decisione presa nei giorni scorsi dalla Giunta per le elezioni e per le immunità di Palazzo Madama, o respingerla. E sarà un voto molto importante. Non tanto per il peso specifico del personaggio, ma per gli equilibri all’interno della maggioranza. Qualora venisse data ragione a Claudio Lotito, Vincenzo Carbone decadrebbe dalla carica di parlamentare (e di segretario della Presidenza del Senato). Il Centrodestra, dunque, porterebbe via un voto al governo. E a Palazzo Madama i numeri sono già in bilico da tempo.

Il caso Giuseppe De Cristofaro

Ma il caso Lotito solleva ulteriori obiezioni. Oggi sulle pagine de Il Fatto Quotidiano viene pubblicata una lettera firmata da Pietro Grasso in cui si spiega che, secondo la legge elettorale vigente (che era in vigore anche il 4 marzo del 2018, giorno delle elezioni politiche) quel seggio non doveva essere assegnato a Vincenzo Carbone e non deve essere assegnato, ora a Claudio Lotito. Il riconteggio delle schede in Campania, infatti, vedrebbe Giuseppe De Cristofaro (di Liberi e Uguali) davanti agli altri due candidati. Secondo il senatore di LeU, dunque, assegnare quel seggio di Palazzo Madama a Claudio Lotito avrebbe tutti i crismi di una norma ad personam.



(foto di copertina: da conferenza stampa)