Le voci dei travel blogger arricchiscono Loquis, la Spotify del turismo

Categorie: Social Network

Abbiamo sentito Andrea Petroni e Francesca Di Pietro che ne sono diventati narratori

Mentre tutti i turisti sono sempre alla ricerca di guide nei posti che visitano e che frequentano, è come se Loquis cercasse chi ha intenzione di perdersi nel corso della sua vacanza. Un po’ una Spotify del turismo, con il podcast abbinato alla geolocalizzazione per scoprire le storie che un territorio riesce a offrire. La piattaforma unisce il reale al virtuale, due mondi in connessione, e cerca di mettere davanti all’utente una sorta di esperienza in una terza dimensione: i suoni sono quelli restituiti dalla piattaforma digitale, le immagini sono quelle di vita vissuta.



Funziona in maniera piuttosto semplice: potenzialmente, ogni luogo di interesse delle nostre città può essere abbinato a un podcast che ne racconta le specificità. In questo modo, un turista o un cittadino particolarmente curioso, grazie alla geolocalizzazione che gli mostra i luoghi d’interesse che lo circondano e che sono raccontati su Loquis, ha la possibilità di conoscere meglio il territorio in cui si trova. Il segreto sta nell’unire a una funzione piuttosto basic di audioguida turistica, quella delle storie d’autore, raccontate da attori, volti noti del mondo dello spettacolo, travel blogger.

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Loquis raccontata dai suoi narratori di storie

Andrea Petroni è il fondatore di VoloGratis. Ha scritto libri, ha partecipato (e continua a partecipare) a programmi radiofonici (recentemente, su Radio Capital), utilizza i social network per raccontare le sue esperienze di viaggio. Da qualche giorno ha aperto un canale su Loquis, per parlare di angoli nascosti della Sardegna. Non poteva non chiamarsi Sardegna al volo. «Sto cercando di mostrare agli utenti una parte della Sardegna piuttosto turistica, ma in maniera diversa, raccontando delle storie – ci dice -. Ti faccio un esempio: parlerò di una spiaggia famosa di San Teodoro, partendo dalla storia di un signore che, da una vita, sta lì a vendere formaggi e che, tra i suoi clienti, ha avuto grandi star dello spettacolo, come ad esempio George Clooney. In altri episodi, invece, mi farò aiutare da una voce locale, quella di Daniele Pipitone, il blogger bravissimo di Un Sardo in Giro: mi piacerebbe condividere con i miei ascoltatori le emozioni che prova e regala quando parla del suo territorio».

L’esperienza di Sardegna al volo, il Loquis di VoloGratis

Effettivamente, Loquis rappresenta l’habitat ideale per dar voce ai racconti locali, agli angoli più nascosti che – grazie ai podcast – possono essere scoperti da tutti. «Si tratta davvero di una piattaforma semplice da usare – racconta Andrea Petroni – e che riesce a convincere anche chi, come me, ha avuto delle remore in passato sullo strumento del podcast. Con Loquis mi si è aperto un mondo: non devo andare a cercare nel mare magnum dell’applicazione quello che mi serve, ma è l’applicazione che cerca me. L’ho usata recentemente a Milano e ho creato il mio itinerario di visita basandomi sui suggerimenti di Loquis: ho preso lo smarphone, mi sono infilato le cuffiette alle orecchie, mi sono fatto guidare dal navigatore e ho fatto davvero delle scoperte interessanti».



Francesca Di Pietro racconta l’Umbria nascosta

L’entusiasmo dei creators che affollano Loquis si percepisce anche nella voce di Francesca Di Pietro, psicologa del viaggio e coach, nonché fondatrice del blog Viaggiare da soli. Ovviamente, anche il suo progetto sulla piattaforma parte dal suo percorso e dalla sua esperienza. Così come Sardegna al volo, anche Viaggiare da soli in Umbria si trova, attualmente, nella sezione dei Loquis in primo piano. «L’idea è quella di avere più strumenti per vivere un luogo: non solo per reperire informazioni turistiche, ma anche per chi, non potendo spostarsi, può sognare a occhi aperti grazie alle storie che vengono raccontate. Io scrivo di viaggi da circa 11 anni e ho cercato di applicare il mio stile di scrittura e di racconto anche a questa piattaforma, dove l’audio è centrale».

La piattaforma, che sta crescendo sia nell’utenza sia nelle funzionalità offerte, rappresenta sicuramente un orizzonte su cui i creators che si occupano di viaggi individuano nuove potenzialità: «Mi auguro che la piattaforma possa permettere sempre più ai suoi narratori di esprimere il proprio stile, di mettere loro stessi al centro del progetto. Mi piace tantissimo il fatto che si possano salvare le tracce che l’utente ritiene interessanti e trovo che tutti i contenuti siano particolarmente accessibili».

Lo sviluppo di Loquis, nel futuro, passerà sicuramente da esperienze e contributi di chi ha fatto del racconto di viaggi la propria missione. È uno strumento in più che si distingue per originalità e qualità dei contenuti. Del resto, c’è sempre chi ha una storia da raccontare e una da ascoltare: Loquis è il loro punto d’incontro, una sorta di appuntamento virtuale in una piazza o davanti a un palazzo carico d’arte, la sintesi tra le bellezze del nostro Paese e quel modo tutto italiano di farle conoscere.