L’eurodeputato leghista che nelle scuole parla di Europa attaccando i migranti

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I due convegni organizzati all'Istituto Sommelier di Torino con ospite Danilo Oscar Lancini si sarebbero trasformati in comizi contro le politiche di accoglienza

Danilo Oscar Lancini, eurodeputato leghista, era stato invitato all’Istituto tecnico commerciale «Germano Sommeiller» di Torino per parlare di Europa. Stando a quanto hanno raccontato gli studenti che hanno partecipato però, il convegno si è trasformato in un comizio contro l’immigrazione.



Danilo Oscar Lancini, l’eurodeputato che parla di Europa attaccando i migranti

Si aspettavano di sentir parlare del progetto Erasmus, della libera circolazione delle persone nel vecchio continente e dell’opportunità che l’Unione Europea offre ai giovani. I titoli degli eventi del resto erano «Torino’s Business: andata e ritorno per l’Europa» e «I giovani di oggi nell’Europa di domani». Il risultato invece è stato ben diverso. A tenere banco con le due conferenze è stato l’eurodeputato leghista Danilo Oscar Lancini che, invece di promuovere agli studenti torinesi l’immagine di una Europa aperta e caratterizzata dalla compresenza delle differenze dei diversi paesi che la compongono,  ha attaccato le politiche di accoglienza «indiscriminata» e i flussi migratori, hanno raccontato i giovani una volta tornati a casa.

Sulla sua pagina Facebook Lancini ha pubblicato due video in cui si sentono alcune parti dei discorsi tenuti di fronte agli studenti. L’eurodeputato parla di «un’Europa che non vuole molto bene al nostro Paese» facendo riferimento al discorso tenuto in precedenza la stessa mattina in cui aveva racconto di «aver cambiato idea» una volta arrivando in Europa, convincendosi che l’uscita dall’unione sarebbe sbagliata e negativa per il paese e per la sua industria. «Noi dobbiamo cambiare gli equilibri» dice ribadendo il suo iniziale scetticismo. Entrambe le volte il politico sottolinea la necessità di dover formare adeguatamente giovani e professionisti per poter affrontare un mondo di «burocrati», perché l’Europa però, deve «cambiare dall’interno». Entrambi i video riportano solo una parte del discorso, e in nessuno dei due si sente una menzione alle politiche di immigrazione.



Eppure i ragazzi hanno raccontato una storia molto diversa, tanto che Gianni Paciariello, preside dell’Istituto Sommelier che ospitava l’evento, è stato travolto dalle lamentele di studenti e genitori.  Colpa anche del materiale distribuito nella giornata: Lancini avrebbe regalato alcune copie di «Migrant crime wave», un libretto scritto dall’europarlamentare Janice Atkinson. Una delle tesi esposte e argomentate nel testo è che ci sia una correlazione tra il fenomeno dell’immigrazione e l’aumento di crimini e stupri.



La difesa di Danilo Oscar Lancini: «Mai chiesto di votare per il mio partito»

Il politico bresciano, che era già noto per aver tappezzato Adro di simboli leghisti quando ne era sindaco, si è difeso spiegando che da un lato «si è parlato di Europa» ma che poi ha espresso «quello che pensiamo io e la Lega, in maniera chiara ed esplicita». Per completezza, si può dire, «ma non ho mai detto ai ragazzi di votare il mio partito».

(credits immagine di copertina: Facebook Danilo Oscar Lancini