Lettera alla ricina a Trump, retata della polizia canadese a Montréal

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Dopo l'arresto della sospettata al confine tra Canada e Stati Uniti blitz di RCMP nella città del Quebec e FBI in Texas

Continuano le indagini dopo la scoperta della lettera con veleno spedita a Donald Trump. Dopo l’arresto di Pascale Ferrier, la donna sospettata di aver inviato la mittente con la ricina al presidente degli Stati Uniti e a cinque carceri e stazioni di polizia in Texas, avvenuto domenica sera al confine tra Stati Uniti e Canada vicino a Buffalo lunedì la polizia canadese ha fatto un blitz in una casa di Montréal collegata alla donna e mentre l’FBi ha perquisito i cinque indirizzi in Texas.



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Lettera con veleno a Trump, le indagini della RCMP

Secondo le informazioni rilasciate dalla Royal Canadian Mounted Police, la 53enne Ferrier, diventata residente permanente in Canada nel 2015, avrebbe passato tre mesi in carcere nel 2019 a Mission, in Texas, per aver falsificato una licenza, per poi ritornare in Quebec, dove si era trasferita dalla Francia. Le indagini della RCMP continuano e presto potrebbero chiarire perché la donna ha inviato la lettera con veleno a Trump e ai cinque indirizzi in Texas.



Una situazione già capitata in due occasioni all’ex presidente Barack Obama nel 2013, che è costata una condanna a 25 anni a un uomo del Mississippi e che rischia di costare caro a Ferrier. La lettera con veleno conteneva infatti ricina, che è una sostanza altamente letale, per la quale non esiste ancora un antidoto, che è stata usata più volte per altri attentati negli ultimi 20 anni e che anche in piccole dosi può risultare pericolosa. Per il momento la donna non risulta collegata a nessun gruppo politico o terroristico ma le indagini sono ancora in corso dopo la scoperta della lettera con veleno avvenuta sabato scorso al centro di raccolta posta della Casa Bianca e la richiesta di aiuto della FBI. Già nel 2018 un veterano della Marina Usa era stato arrestato per aver mandato lettere con la sostanza che serve a ricavare la ricina a Trump e ad altri membri della sua amministrazione, senza però riuscire a ferire nessuno.