Duecentodiciotto parlamentari hanno sottoscritto un disegno di legge per la legalizzazione della cannabis. È partito così il lungo iter per la regolarizzazione della vendita e del consumo delle cosiddette droghe leggere. A presentare la proposta un centinaio di grillini, l’intero gruppo Sel, sessantacinque dem, alcuni cnentristi e due berlusconiani. Inevitabili le polemiche del Nuovo centrodestra che ha definito «inaccettabile procedere con maggioranze trasversali».
Come spiega Tommaso Ciriaco su La Repubblica, il disegno di legge prevede il possesso casalingo di 15 grammi di cannabis per uso ricreativo e solo cinque grammi al di fuori delle mura domestiche, ovviamente solo per i maggiorenni. Sarà possibile coltivare fino a cinque piante per uso personale previo comunicazione all’ufficio dei Monopoli. Via libera anche alla vendita al dettaglio e ai “Cannabis social club”, associazioni no profit sul modello spagnolo che potranno detnere duecentocinquanta piantine ogni 50 associati. Vietato il consumo in pubblico, l’import-export della sostanza e la guida in stato di alterazione. Un provvedimento che punta ad incentivare la prescrizione dei farmaci a base di cannabis e che vedrebbe il 5% dei proventi destinati a finanziare il Fondo nazionale per la lotta alla droga.
Di traverso il Nuovo centrodestra che fa sapere tramite Maurizio Lupi: «La legalizzazione? Per quanto mi riguarda se la possono scordare», il capogruppo Ncd continua poi con un vecchio clichè: «Nessuno ci assicura che l’accesso facile alle sostanze cosiddette “leggere” scongiurerebbe il salto verso le droghe più pesanti». No alle maggioranze trasversali quindi, perchè «Non è pensabile che su tematiche che hanno evidenti implicazioni sociali ed etiche si proceda a strappi, cercando maggioranze trasversali che non saranno mai quella che sostiene il governo». Contrari anche Fratelli d’Italia e Salvini che non perde occasione per ribadire: «Personalmente sono favorevole alla legalizzazione della prostituzione. Fino a prova contraria il sesso non fa male, la cannabis sì».