E Laura Castelli potrebbe ritrovarsi, nuovamente, al Mef

Categorie: Attualità

È una delle candidate al sottosegretariato pentastellato all'Economia, nonostante le frizioni interne al M5S

Sottosegretari siamo e sottosegretari ritorneremo. In queste ore il governo sta facendo le ultime scelte che daranno il via ufficiale alla squadre di questo Esecutivo giallorosso tra Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali. Molti i nomi in lizza per i posti da sottosegretario, ma a sorprendere maggiormente è quello di Laura Castelli che potrebbe fare ritorno al punto di partenza, ottenendo (di nuovo) il suo ruolo originario al Ministero dell’Economia e delle Finanze.



Non un segnale di discontinuità, come quello richiesto anche da molte personalità all’interno del Movimento 5 Stelle proprio all’interno di un ministero – che fino alla scorsa settimana era guidato da Giovanni Tria prima di passare nelle mani di Roberto Gualtieri – come il Tesoro vorrebbero un netto cambio di passo rispetto al passato. E non solo per le ripetute gaffe e svarioni di cui Laura Castelli si è resa protagonista nel corso degli scorsi 15 mesi, quando è passata dal ruolo di sottosegretario a quello di viceministro dell’Economia.

Laura Castelli potrebbe rimanere al Mef

E tra i più critici ci sono Carla Ruocco – che sui social ha chiesto un cambio di passo (e di volti) rispetto al passato, proprio parlando del Mef – e Stefano Buffagni, anche lui nella rosa dei nomi di chi potrebbe ricoprire la sponda pentastellata del sottosegretariato del dicastero guidato da Roberto Gualtieri. E i numeri interni al Movimento 5 Stelle vedono proprio quest’ultimo e Laura Castelli come i favoriti.



La rosa dei nomi per il Tesoro

Nella rosa delle possibilità che ora sono al vaglio di Luigi Di Maio, non ci sono solamente Buffagni e Laura Castelli, ma anche il senatore e membro della commissione Bilancio Vincenzo Presutto, il deputato della commissione Finanze Giovanni Currò e l’altro sottosegretario uscente al Mef  Alessio Villarosa. Ma, come detto, i due favoriti sembrano essere già in rampa di lancio. E non nel segno della discontinuità annunciata e richiesta.

(foto di copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI)