Vi ricordate la battaglia di Matteo Salvini contro le accise sulla benzina? In questi giorni, la cronaca e l’attualità hanno necessariamente fatto superare quello snodo che pure fu cruciale nella campagna elettorale di un anno fa. Ora, la proposta del ministro dell’Interno è quella di portare il prezzo del latte a un euro al litro per i pastori sardi che devono venderlo ai produttori di pecorino. Attualmente, infatti, il prezzo di 60 centesimi è ritenuto inadeguato e ha portato alle clamorose proteste della materia prima dispersa nell’ambiente, ai blocchi stradali e alle proteste anche nella capitale.
Proprio ieri, Matteo Salvini ha incontrato i pastori sardi al Viminale. L’accordo però non si è chiuso. Ci sono forti resistenze all’interno del governo sulla soluzione trovata dal leader della Lega. Che, stando a quanto si riporta, è quella di cedere su tutta la linea alla richiesta dei produttori di latte e di superare tutti i tentativi di mediazione fatti dalle aziende produttrici e dalla Coldiretti.
Al momento, infatti, era stata proposta una bozza di accordo basata sul costo di 70 centesimi al litro, che tuttavia i pastori non sono pronti ad accettare. Ma dal Movimento 5 Stelle non sembrano d’accordo sulla proposta di Salvini di arrivare fino a un euro al litro e la trattativa rischia di arenarsi. Cosa che il leader della Lega vuole assolutamente scongiurare. Il prossimo 24 febbraio, infatti, sarà il giorno delle elezioni in Sardegna: portare a casa un accordo con i pastori, significherebbe assicurarsi una base di consenso quantificata dai 12mila voti in su (tanti sono i produttori di latte nella regione) e l’annientamento del Movimento 5 Stelle anche in questa tornata elettorale.
I tempi vanno però accelerati: Matteo Salvini sarà in Sardegna già domenica mattina e, probabilmente, resterà nell’isola per tutta la settimana pre-elettorale. Il suo obiettivo è quello di portare tutto a un euro al litro. Sempre che si parli di latte e non di benzina.