L’assistente di volo secondo Ryanair

Categorie: Attualità

La compagnia aerea irlandese sta cercando in tutta Europa personale viaggiante attraverso la società Crewlink. Ma le condizioni non sembrano ottimali specie se paragonate ad altre società più blasonate che dietro pagamento garantiscono almeno una certificazione senza scadenza

La ricerca di un lavoro è uno dei momenti più difficili per un neo laureato. La scoperta di un mondo fatto di collaborazioni sottopagate, stage infiniti e continua richiesta di personale il più possibile specializzato lascia molti aspiranti e volenterosi alle prese con offerte di vario genere.



L’ANNUNCIO RYANAIR – Spesso il web si riempie di offerte di lavoro parecchio allettanti che devono essere colte da chi è in grado di cercare nel modo giusto. A volte capita l’inserzione alle quale non è proprio possibile dire di no, come quella pubblicizzata nei giorni scorsi su Facebook e relativa alla ricerca di assistenti di volo per conto di Ryanair, la regina delle compagnie low-cost. Nella fattispecie ijobs pubblicizzava la ricerca condotta da crewlink per conto della compagnia irlandese. Parliamo di giornate dedicate (cabin crew day) svolte in tutta Europa.



LA RICHIESTA – Si richiede ai partecipanti la maggiore età, un’ottima conoscenza della lingua inglese e capacità natatorie. L’altezza minima, proporzionata con il peso, dev’essere di 1,57 metri e la persona in questione dev’essere priva di tatuaggi. Inoltre è necessario essere dotati di “normali capacità visive e una buona forma fisica”. Insomma, non parliamo di nulla di particolarmente stringente. In aggiunta ecco un riferimento a quella che sarebbe una giornata tipo

Ricordiamo che il personale di volo lavora con un ritmo di 5 giorni di lavoro, seguiti da 2 giorni liberi, ulteriori 5 giorni di lavoro seguiti da 3 giorni liberi. Lo stipendio netto oscilla tra i 1.100 e i 1.400 euro netti già nel primo anno di lavoro



Ed i selezionati disporranno di un contratto di lavoro di tre anni con Crewlink, illustrata come “la società che ha l’incarico di individuare assistenti di volo per Ryanair”. Cliccando su un link interno al pezzo ecco aprirsi la pagina dell’azienda con l’elenco degli appuntamenti. E qui entriamo nel dettaglio. Un nostro contatto ha partecipato alla selezione svoltasi a Bologna lo scorso 16 aprile 2013. Una volta compliata la form, stilato un curriculum in inglese su indicazione dell’azienda ed inviato il tutto è arrivata una mail di conferma che convocava il nostro contatto in aeroporto a Bologna per le 10.30. Queste le richieste:

Copia del curriculum in inglese;

Originale e fotocopia del passaporto europeo -ad esclusione dei candidati originari della Romania e della Bulgaria –

Almeno 18 mesi di validità del passaporto al momento della giornata di reclutamento prescelta;

Abbigliamento per le donne: gonna ad altezza ginocchia, camicetta, nessun tatuaggio, nessun abito jeans o casual;

Abbigliamento per gli uomini: maglietta a maniche corte, pantaloni formali, nessun tatuaggio, nessun abito jeans o casual.

LA NAVETTA E LA SELEZIONE VISIVA – All’arrivo all’aeroporto Marconi il candidato in questione si è trovato di fonte alla prima stranezza. Infatti si è trovato a pagare 10 euro di navetta per raggiungere l’hotel “Bologna Airport” dove si sarebbe tenuta la selezione che ha interessato circa 30 persone. All’arrivo, dopo la registrazione ed un controllo visivo per verificare la presenza di tatuaggi, i candidati hanno dovuto partecipare ad una prova d’inglese per testare la loro conoscenza della lingua. Questa ha funzionato come da scrematura. La sua difficoltà non era poi massima tanto che il nostro “gancio” è riuscito a superarla senza sforzo. Una volta passato lo scoglio ecco che è arrivata la fase di “colloquio”.

CHI E’ UN ASSISTENTE DI VOLO? – Facciamo ora una parentesi per spiegare nel dettaglio in cosa consiste il mestiere di assistente di volo. Del resto il mito del personale viaggiante in giro per il mondo esiste già dagli anni ’70 e nei mesi scorsi il “Recruitment Day” condotto a Roma da Emirates raccolse così tanti candidati che Rai News decise d’intervistare i candidati. Circuito Lavoro prova ad illustrare cosa serve per diventare uno steward o una hostess a partire dai compiti. Tali figure devono accogliere i passeggeri e farli accomodare, dopodiché devono mostrare loro le norme di sicurezza da seguire durante decollo e atterraggio e quelle in caso di emergenza, e prima delle due fasi principali del volo devono accertarsi che i passeggeri si attengano a queste regole.

SORRIDENTI E DISPONIBILI – Durante il volo, invece, distribuiranno giornali e riviste e serviranno cibi e bevande. Oppure, nel caso delle low cost, si occuperanno della vendita di prodotti “duty free” -in questo caso il contratto nazionale prevede una provvigione a carico dell’assistente di volo del 7 per cento rispetto al prezzo di vendita- e devono garantire in ogni momento il massimo della disponibilità e della gentilezza in quanto rappresentano la compagnia per la quale lavorano. Per questo, oltre ad avere un bel viso, servono persone capaci di rimanere calme anche in momenti di difficoltà in quanto saranno proprio loro a “proteggere” i passeggeri. Fatta questa doverosa precisazione torniamo a Bologna dove il nostro contatto inizia la sua prova scritta.

LA PROVA SCRITTA – I selezionatori, due inglesi, hanno chiesto ai candidati di elaborare una lettera indirizzata ad un “supervisor” fittizio per descrivere la situazione di un passeggero che si sente male prima del decollo e che vuole scendere dall’aereo. Un altro compito invece richiede di scrivere un annuncio da dire a bordo. A seguire ecco un test di grammatica. A conclusione di questo esame vi è stata la convocazione dei “bocciati”. Poi è toccato agli altri ai quali è stato chiesto di compilare un foglio con domande relative alla conoscenza di Ryanair ed un altro dove venivano chieste le precedenti esperienze lavorative e l’eventuale formazione accademica.

LE CONDIZIONI – Una volta compilati i fogli ecco le condizioni per il lavoro. Ryanair ha 55 basi in Europa ed in Nord Africa e per poter lavorare per loro bisogna frequentare un corso di sei settimane ad Hahn in Germania, nei pressi di Francoforte. Si tratta di un corso unico, ovvero chi lo frequenta non puo’ poi usarlo per altre compagnie anche perché Ryanair usa solo vettori Boeing 737 e tale certificazione non è Afs, ovvero dell’attestato formazione in materia di sicurezza che consente di svolgere il mestiere di assistente di volo in ambito europeo (documento ad esempio rilasciato da Alitalia al termine delle cinque settimane di corso).

I SOLDI – Per accedere al corso bisogna pagare una “Registration Fee” di 500 euro prima della partenza. Il corso può essere pagato solo in due modi, o al momento -e costa 1.649 euro, o si puo’ far decurtare dallo stipendio, ma in questo caso costa 2.249 euro. La cifra, a colpi di 300 euro, viene decurtata nei seguenti mesi: 2,3,4,5,6,7,8 dall’inizio del lavoro. Infine si devono pagare 700 euro d’albergo in camera doppia o in un appartamento, chiamata “accomodation fee”. In queste sei settimane è necessario sostenere quattro esami. Qualora dovessero essere superati si viene assunti da Crewlink, altrimenti vengono restituiti i 1.649 euro -qualora si sia pagato subito- e basta. I 500 euro ed i 700 vengono restituiti a fondo perduto. 

900 ORE DI VOLO L’ANNO – I costi sostenuti comprendono il volo dalla tua città ad Hahn, l’esame medico ed il collegamento finale da Hahn alla base, comunicata due settimane prima della fine del corso, senza alcuna possibilità di tornare a casa nel mentre. Come detto il contratto è di tre mesi con Crewlink mentre bisogna passare un anno di prova, chiamato “probatory period” per diventare un effettivo Ryanair.  La paga è oraria, nel senso che si viene pagati ad ore solo quando si è in volo, per 20 ore settimanali e massimo 900 l’anno, con 3 mesi “non pagati”. Ogni 5 giorni di lavoro hai due giorni di pausa, poi altri 5 giorni con tre giorni di pausa. Inoltre esistono due tipologie di giorni fermi. Il primo si chiama “Airport Stand By”. Questo viene pagato e prevede il fatto che l’assistente possa, in un ora, raggiungere l’aeroporto ed essere pronto. Altrimenti c’è l’ “Home Stand By”, ovvero a casa, e qui non si viene pagati.

COME SI PAGA – Per quanto riguarda le ferie, viene maturato 1,66 giorni per ogni mese. Per quanto riguarda il pagamento, questo è lo specchietto:

inizi con 1200 euro

dopo il secondo mese +300

il terzo + 300

il sesto + 600

Anche se un dipendente nel forum di Aviazione Civile ha spiegato che tra decurtazioni, Crewbag a carico del lavoratore così come il tesserino Id ed i documenti correlati a stento si arriva a 1200 euro. Il tutto viene presentato così. Esistono poi dei bonus, assegnati in base alle vendite che fai sul volo. Per quanto riguarda la divisa, questa viene pagata 30 euro al mese ed allo scadere del primo anno vengono restituiti 345 euro spesi per la suddetta. Dopo il primo anno puoi chiedere il trasferimento mentre dopo 2 o 3 anni i tuoi famigliari hanno lo sconto per volare con Ryanair. Per quanto riguarda i contributi, invece, questi devono essere autosaldati perché mancando certezza sulle basi l’azienda non puo’ stabilire dove sarai residente. Infine viene realizzato un colloquio personale nel quale si chiede se la persona ha precedenti penali, se è mai stato licenziato, se è flessibile, se c’è qualcuno che può provvedere al sostentamento e per quanti anni si è lavorato in un call center.

IL CERTIFICATO AFS – Certo il dubbio della sussistenza della cosa viene alla domanda

 se c’è qualcuno che può provvedere al sostentamento

anche perché se paragoniamo queste condizioni ad altre compagnie ci rendiamo conto che l’offerta è parecchio “stridente”. Confrontiamo con Alitalia la quale ha pubblicato sulla sua pagina Facebook nel 2011 le condizioni per diventare Assistente di volo certificato AFS, attestato privo di scadenza. Il corso dura 30 giorni per un orario che va dalle 9 alle 17 ed è prevista una fase teorica e una pratica. Durante il corso è previsto un esame intermedio di verifica dell’apprendimento e, a conclusione, un esame finale a cura dell’ Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), al superamento del quale il candidato conseguirà l’Attestato di formazione in materia di Sicurezza (AFS) che abilita alla professione di Assistente di Volo ed è riconosciuto a livello Europeo.

LE ALTRE COMPAGNIE – In questo caso il corso costa 2000 euro ed è rateizzabile in due rate e comprende: copertura assicurativa, lezioni, esercitazioni, materiale didattico, attestato di formazione, pranzo presso la tavola calda convenzionata, mentre il trasporto, l’alloggio e le spese per la visita medica sono a carico dell’allievo ed il corso parte al raggiungimento di 15 allievi. A dimostrazione che forse il problema non è dato dal costo del corso. Del resto altre compagnie lo chiedono. Ad esempio Blue Panorama che vuole un deposito cauzionale di 1200 euro da restituirsi al termine del primo contratto mentre Eurofly in passato ha offerto corsi gratuiti conclusi con contratti a tempo determinato di 6 mesi.

IL CONTENUTO DEL CONTRATTO NAZIONALE – Quindi la differenza vera tra Ryanair e le altre compagnie è che queste ultime forniscono dietro pagamento un attestato professionale privo di scadenza, necessario comunque per la professione. Con la compagnia irlandese invece non si ha questo “privilegio” tanto che chi ci è passato, come confermato nei posti di Aviazione Civile definisce il procedimento “anomalo” perché eventualmente non si può cambiare compagnia. Potremmo considerarlo una specie di “master”, ma fine solo a sé stesso. Ed anche per quanto riguarda le condizioni di pagamento e di ferie ci sarebbe molto da dire, specie se confrontiamo quanto emerso con il contratto nazionale degli assistenti di volo.

SOLDI E TUTELE – Per quanto riguarda la divisa, è prevista una penale in caso di smarrimento mentre invece a seconda delle ore volate si puo’ avanzare di grado a partire da 900 ore mentre per quanto riguarda le ferie si hanno diritto a 30 giorni di calendario nell’arco dell’anno, il che effettivamente differisce da 1,66 giorni per ogni mese. Poi sono previste l’indennità della malattia, le cifre massime stabilite dall’assicurazione che protegge il personale viaggiante mentre lo stipendio è costituito dalla somma dell’indennità giornaliera più quella di volo, tredicesima e quattordicesima, oltre ovviamente alla partecipazione nel fondo di previdenza complementare fondav.

NE VALE LA PENA? – Viste le condizioni non sorprende che molti che avevano partecipato alla selezione si sono poi tirati indietro al termine della presentazione delle condizioni. Certo per qualcuno l’idea di dover pagare per lavorare può suonare sgradevole ma ne vale la pena quando si tratta di un investimento sul futuro. Non lavorare 9 mesi su tre anni con un totale di 900 ore pagate ogni 12 mesi con frequenti buchi ed un impegno in volo di 20 ore -ripetiamo, in volo, quindi niente pause o tempi morti-, con una certificazione non spendibile, specie se confrontato con altre compagnie, dimostra che le condizioni possono essere ritenute svantaggiose oltre che sconvenienti. Allora forse è meglio sognare ed è giusto rimanere con i piedi per terra. (Photocredit Lapresse / Getty Images)