Condannata per terrorismo la foreign fighter italiana che era andata a combattere in Siria con il marito

Categorie: Attualità

Lara Bombonati dovrà scontare due anni e otto mesi

La 28enne Lara Bombonati è stata condannata a due anni e otto mesi di reclusione per associazione a delinquere con finalità di terrorismo. La donna era stata arrestata nel giugno del 2017 dopo esser stata per diverso tempo la foreign fighter più ricercata d’Italia. Era partita insieme a suo marito Francesco Cascio in direzione Siria per andare a combattere insieme ai miliziani dell’Isis, dopo aver abbracciato la fede islamica. Il suo compagno sarebbe morto, prima del suo arresto, in una delle battaglie siriane.



LEGGI ANCHE > Arrestata Lara, 26enne di Alessandria. Era la foreign fighter più ricercata d’Italia

La condanna a due anni e otto mesi è stata decisa dalla Corte d’Assise di Alessandria. Contro di lei l’accusa di aver fiancheggiato le associazioni terroristiche di matrice islamica quando si era trasferita in Siria. La donna, all’epoca 26enne, venne arrestata la notte tra il 24 e 25 giugno 2017 a Tortona, nella casa in cui vive la sorella gemella. E non solo il carcere: dopo la prigione, dovrà anche trascorrere un anno in comunità.



Lara Bombonati condannata per terrorismo

«Sono convinto che a breve verrà scarcerata, perché no ci sono più le esigenze cautelari – ha dichiarato  l’avvocato Lorenzo Repetti -. Lara va curata. È stato accertato dai periti che ha disturbi di personalità tali, per cui il posto ideale per essere curata è una comunità idonea. Lara è molto delusa perché la corte non ha creduto al fatto, sempre ribadito, di essersi recata in Siria per seguire il marito, cui era legata e non poteva dire no per il disturbo di personalità dipendente. La constatazione amara è che ha quasi integralmente scontato la pena prima della sentenza di condanna».

Le indagini e l’arresto del giugno 2017

Ora la condanna per associazione a delinquere con finalità di terrorismo. Il suo nome finì nella lista delle foreign fighters più pericolose per via delle sue aderenze con ambienti del Califfato. Al momento dell’arresto, Lara Bombonati era seguita a vista dagli inquirenti che non perdevano i suoi movimenti che, comunque, erano molto difficili da prevedere perché la donna risultava senza dimora.



(foto di copertina: ARCHIVIO ANSA)