L’app che sostituisce gli occhiali da vista

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Glassess Off, disponibile per iPhone, aiuta i presbiti a leggere meglio

Chi è affetto da presbiopia subisce una perdita di elasticità del cristallino, una delle lenti naturali dell’occhio, e vede deteriorarsi la capacità di mettere a fuoco gli oggetti vicini, con la conseguente necessità di ricorrere agli occhiali da vista. Glassess Off, un app per iPhone, da pochi giorni disponibile nello store Apple potrebbe ora aiutare a risolvere il problema evitando parzialmente l’utilizzo di lenti da vista.



 



 

LO STUDIO – L’efficacia del programma per smartphone è stata confermata da uno studio pubblicato nel febbraio 2012 sulla rivista Scientific Reports, che ha rilevato come in media gli utilizzatori di una simile app fossero in grado di leggere caratteri mediamente 1,6 volte più piccoli di quelli messi a fuoco in precedenza. In particolare gli studiosi hanno evidenziato un miglioramento netto nelle persone di età compresa tra i 40 e i 60 anni.



IL TEST – Lanciata in settimana, l’app è disponibile in versione di prova che comprende un programma di allenamento personalizzato per l’utilizzo. In sessioni di circa 15 minuti gli utenti devono indicare se la ‘E’ visualizzata sullo schermo è rivolta verso l’alto, il basso o un lato. Il test diventa sempre più difficile man mano che la lettera di riduce di dimensioni. Alla fine della sessione gli utenti ricevono una valutazione di quanto l’app può aiutarli in vari compiti, come nella lettura di un articolo di giornale. Glassess Off è gratuita per due o tre settimane. Il prezzo stabilito per utilizzare anche in seguito l’app è fissato a 59 dollari per 4 mesi. Ma la società realizzatrice, Glassess Off Inc, con sede in Israele e a New York, sta offrendo il programma a scopo promozionale a soli 10 dollari.

GLI ESPERTI – Gli autori dello studio che ha dato il via libera alla realizzazione dell’app sottolineano che Glassess Off non è affatto una cura per la presbiopia, ma rende – lo ha spiega Denis M. Levi, decano della School of Optomertry di Berkeley, in California – il cervello in grado di interpretare meglio le informazioni ricevute, imperfette a causa dell’invecchiamento dell’occhio. Il programmino per iPhone, insomma, può aiutare le persone a riconoscere meglio le immagini sfocate, ma – precisa James Salz, professore di oftalmologia presso la University of Southern California – non può cambiare l’elasticità del cristallino.