Lamorgese chiede ai cittadini di «guardare alle forze dell’ordine come alleati» per evitare il lockdown

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L'intervista della Ministra dell'Interno a Il Corriere della Sera

Serve responsabilità da parte di tutti. Dalla politica ai cittadini, con l’obiettivo comune di evitare una nuova serrata generalizzata a livello Nazionale. È l’appello lanciato dalla ministra dell’Interno che, in un’intervista a Il Corriere della Sera, ha parlato anche di alcuni episodi di violenza avvenuti di recente in Italia, con alcuni giovani che si sono scagliati contro gli agenti della Polizia locale (a Livorno) durante i controlli notturni per verificare l’attuazione dei protocolli dentro e fuori i locali. Luciana Lamorgese su lockdown nazionale è molto chiara: se ci saranno comportamenti responsabili, si riuscirà a mettere un freno alla crescita dei contagi e, di conseguenza, alle ipotesi di chiusura.



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«Divieti e chiusure limitate sono necessari proprio per prevenire situazioni e restrizioni peggiori, perciò i controlli devono essere rigorosi e i cittadini devono guardare alle forze dell’ordine come alleati, non come controparte»,  ha detto Luciana Lamorgese a Il Corriere della Sera. Il riferimento è a un episodio accaduto qualche notte fa a Livorno, dove alcuni giovani si sono scagliati contro vigili e urbani e carabinieri intervenuti nelle piazze e fuori da locali invitando chi non stava rispettando le regole (distanziamento sociale e corretto utilizzo della mascherina) ad avere un comportamento appropriato e responsabili.



Lamorgese su lockdown: i cittadini vedano le forze dell’ordine come alleati

Insulti e minacce che non sono nuove. Le pagine della cronaca quotidiana raccontano spesso di eventi simili, con gli agenti e i militari attaccati da alcune persone dopo l’invito al rispetto delle regole disposte in questo periodo di emergenza sanitaria in Italia. Luciana Lamorgese su lockdown si dice certa che la maggioranza degli italiani rispetterà le regole e che il coprifuoco disposto in alcune zone del nostro Paese sarà utile a prevenire una nuova chiusura generalizzata che porterebbe a gravi conseguenze a livello economico e sociale.

Dalle polemiche con i sindaci, alla collaborazione

Il capo del Viminale ha poi sottolineato come si sia ricostituito un buono spirito di collaborazione con i sindaci e i rappresentanti locali, dopo le tensioni provocate dall’ultimo dpcm (quello del 18 ottobre) che invitava proprio i primi cittadini a disporre chiusure di locali, strade e piazze.



(foto di copertina: da Otto e Mezzo, La7)