La nuova Mecca europea del sesso è l’Ucraina

Categorie: Senza categoria

Gli "ingredienti del successo" sono tasso di prostituzione che arriva a quasi 15 volte quello dei paesi UE

Un’offerta amplissima, prezzi bassi e l’Ucraina è diventata in breve il polo d’attrazione principale del turismo sessuale europeo.



UN FENOMENO DI MASSA – I conti sono presto fatti, in Ucraina uno stipendio medio si attesta attorno ai 300 euro, il costo di una prestazione sessuale parte dai 40 euro in su, sollecitando in egual misura la risposta locale e quella internazionale. Il dilagare del fenomeno ha portato sulla strada o comunque sul mercato un elevato numero di minorenni, sarebbero secondo l’UNICEF il 15 di una forza-lavoro che nelle grandi città raggiunge il record dell’l’1,5% della popolazione dedita alla prostituzione, la media UE è dello 0,1%.



UN PROBLEMA SOCIALE – Problemi di ordine pubblico a parte, il dilagare del fenomeno ha portato effetti collaterali non sempre controllabili, a partire dall’enorme diffusione del virus Hiv. Secondo una ricerca di Alians, organizzazione non governativa che si occupa del problema dell’Aids in Ucraina, nel paese vi sono oltre 80 mila donne comprese tra i 15 e i 49 anni che praticano la prostituzione, cifre arrotondate naturalmente per difetto. Per l’Unicef solo le minorenni sarebbero almeno 15 mila, con la piaga del 65% delle adolescenti che vivono in strada che sono costrette a vendersi per poche grivne.

MA LA PROSTITUZIONE È VIETATA – Battuto così il primato della Russia, grazie anche all’aumento dei turisti sessuali in arrivo dall’estero, che in Ucraina hanno scoperto una meta a buon mercato e soprattutto vicina e facilmente raggiungibile da quando cinque anni fa è stato abolito l’obbligo dei visti d’entrata. Kharkiv e Odessa sono oggi le capitali di un impero a luci rosse e tutto anche se ufficialmente in Ucraina la prostituzione è vietata, l’esplosione degli ultimi anni è stata più che tollerata dalle autorità, che in un sistema tra i più corrotti al mondo – secondo Trasparency International l’ex repubblica sovietica è al 144esimo posto su 174 nazioni – hanno lasciato spazio al fenomeno. Con una tangente di 10 mila dollari, ha raccontato Focus, si può tranquillamente aprire un bordello illegale senza che nessuno venga poi a mettere il naso e la cifra viene ammortizzata comunque in un paio di giorni.



BORDELLOPOLI – È così che Kharkiv, metropoli di un milione di abitanti al confine con la Russia arrivata alle cronache internazionali dopo che l’ex premier Yulia Tymoshenko è stata rinchiusa nel carcere locale, è diventata la vera capitale del sesso. C ittà industriale, ma anche grande centro universitario dove le molte studentesse avrebbero l’abitudine di arrotondare in grande stile, Kharkiv ha scalzato Kiev dalla prima posizione delle classifiche non ufficiali ed è tallonata solo da Odessa, che sul Mar Nero è la mecca indiscussa per gli stranieri a caccia di avventure bollenti, ma soffre dell’inevitabile stagionalità dei flussi turistici, tra l’estate presa d’assalto e il ritorno alla normalità in inverno.

UN PROBLEMA SANITARIO –  Prostituzione organizzata e fai da te, con il boom di annunci sui giornali locali e di siti specializzati in internet con ogni dettaglio su prezzi e prestazioni, così corre la locomotiva della prostituzione ucraina che non pare sentire della crisi. L’altra faccia della medaglia del mercato della prostituzione è però quella che allarma più le ong nazionali e internazionali che non il governo di Kiev: anche se per la prima volta negli ultimi 20 anni c’è stato un arretramento di nuovi casi di Aids; dai 21.177 del 2011 ai 20.743 del 2012; la situazione nel paese rimane grave. Mezzo milione di persone è colpito dal virus dell’hiv (l’1,63% della popolazione, la quota più elevata in Europa, dati del 2010) e soprattutto tra giovani la diffusione della malattia è legata al sesso non protetto. Non è un caso che le regioni con il tasso più alto, a partire da quella di Odessa, siano quelle dove la prostituzione, anche minorile, prolifera.(TMNews)