Juncker: «Gli italiani non devono dare colpa all’Ue: più lavoro e meno corruzione»

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Le parole del presidente della Commissione Europea

Jean-Claude Juncker ha detto che gli italiani hanno bisogno di più lavoro, essere meno corrotti e smettere di sperare nell’Unione europea per salvare le regioni più povere del paese, commenti che – immaginiamo – non aiuteranno ad alleviare la dura battaglia politica sui futuri rapporti dell’Italia con Bruxelles, specialmente con il sempre più probabile governo euroscettico Lega-Movimento 5 Stelle.



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Juncker italiani: «Lavorino di più e siano meno corrotti»

Nel corso di un’interrogazione con domanda e risposta, il presidente della Commissione Europea ha affermato: «Gli italiani devono prendersi cura delle regioni povere d’Italia. Ciò significa più lavoro; meno corruzione; serietà – ha affermato nel corso della conferenza stampa -. Li aiuteremo come abbiamo sempre fatto. Ma non devono giocare a questo gioco di scarico di responsabilità nei confronti dell’UE. Un paese è un paese, una nazione è una nazione. Prima ci sono i paesi, l’Europa viene in secondo luogo».

Juncker italiani: l’attesa di Bruxelles per il nuovo governo Lega-M5S

I funzionari di Bruxelles e i mercati di tutto il mondo sono in attesa dell’esito dei colloqui in corso tra il possibile presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.



Le parole di Juncker sono state interpretate male per una serie di problemi di traduzione. All’inizio, infatti, complice anche un articolo del Guardian che titolava un po’ troppo liberamente, le sue parole avevano avuto un suono molto più duro, della serie: «Gli italiani lavorino di più e siano meno corrotti». Il senso del discorso del politico lussemburghese, in realtà, era molto più ampio. Se permane l’attacco nei confronti del concetto di Unione Europea presente nel nostro Paese, il ragionamento circa la necessità di avere un maggior numero di posti di lavoro per cercare di eliminare la corruzione in Italia così come in altri stati dell’Europa mediterranea non fa una grinza e può essere considerato condivisibile.