La vera storia del titolo del Financial Times che definisce l’Italia “delinquente”

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L'articolo pubblicato nell'edizione odierna del quotidiano britannico (anche se nella versione online si calca meno la mano)

Un titolo forte per esaltare la figura di Mario Draghi. Il Financial Times, nell’edizione internazionale in edicola quest’oggi, ha dedicato un ampio spazio (a pagina 2) alla figura del nostro Presidente del Consiglio. Per farlo, però, ha deciso di calcare la mano dando spazio – nel titolo – a una dichiarazione/descrizione fatta dall’analista politica Jana Puglierin. Si parla, espressamente, di un’Italia delinquente che – con l’arrivo dell’ex Presidente della BCE a Palazzo Chigi – ha cancellato il suo passato (si parla di debito pubblico e deficit) e si appresta a diventare un modello europeo.



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Un’esaltazione senza apparenti meriti visibili. L’articolo – scritto a sei mani dai corrispondenti del FT a Roma, Parigi e Berlino – sottolinea una svolta rispetto al biennio precedente. In particolar modo per quel che riguarda i rapporti con gli altri Paesi dell’Unione Europea (ricordano l’amicizia e l’appoggio di Matteo Salvini all’estrema destra francese di Marine Le Pen e il supporto di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista ai gilet gialli contro Macron). Poi viene riportato un commento dell’analista politica Jana Puglierin che viene “barbaramente” sintetizzata nel titolo rendendo la reazione e l’indignazione quasi inevitabile.



Italia delinquente, storia di un titolo infelice del Financial Times

Qual è la frase che ha dato adito a questo titolo? Eccola: «Italy was always seen as the EU’s juvenile delinquent, and now it’s the model European». Che tradotto: «L’Italia è sempre stata vista come il delinquente giovanile della UE, e ora è il modello europeo». A parlare è una delle analiste politiche più note e apprezzate, Jana Puglierin, che lavora per lo European Council for Foreign Relations. Nella versione online dello stesso articolo, però, quel termine “delinquent” non è stato inserito nel titolo, optando per una versione più soft.



In sintesi, quel che accadeva prima di Draghi era un disastro, sia in termini economici sia in ambito di relazioni internazionali. La visione e la percezione dell’Italia, secondo quanto riportato dal Financial Times, era negativa da parte degli altri Paesi. Ora, invece, quell’Italia delinquente sta diventando un modello europeo. Il motivo? Il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – presentato alla Commissione Europea.