Iran, a Stramaccioni tolgono l’interprete. E lui si sfoga in conferenza: «Sabotaggio!»

Categorie: Attualità

In Iran tolgono l'interprete a Stramaccioni. E lui urla in conferenza stampa: uno sfogo che ricorda quello di Trapattoni e di Malesani

Provate a pensare cosa possa aver provato Andrea Stramaccioni quando si è ritrovato in panchina alla sua prima partita ufficiale in Iran a dover dare istruzioni ai suoi giocatori senza interprete. Far capire i movimenti ai calciatori deve essere stato letteralmente impossibile. Forse è anche per questo che l’Esteghlal, club che l’ex allenatore dell’Inter guida da quest’estate, ha perso 1-0 all’esordio contro il Machine Sazi.



Lo sfogo di Stramaccioni: «Che roba è? Sabotaggio?»

Al termine della partita Stramaccioni si è presentato in conferenza stampa (stavolta con l’interprete al suo fianco) e ha sfogato tutta la propria rabbia: «Parlare del match è facile. Gli avversari hanno giocato meglio di noi nel primo tempo, poi abbiamo reagito ma purtroppo abbiamo perso. Ma quello che è successo oggi è irrispettoso, un insulto alla mia professionalità», ha detto l’allenatore.



«Ho vissuto due mesi pieni di problemi, ma non mollo. Se venite in Italia e alla prima partita ti tagliano l’interprete, cos’è questo? Un sabotaggio? Ma che roba è? Io comunque resto qui e lo faccio per i nostri splendidi tifosi». Stramaccioni, urlando, ha poi abbandonato la conferenza sbattendo la sedia.

Stramaccioni come Malesani e Trapattoni

La sfuriata di Stramaccioni ricorda due grandi ‘classici’ con protagonisti gli allenatori in conferenza stampa. Indimenticabile fu lo sfogo di Giovanni Trapattoni al Bayern Monaco, quando l’ex ct dell’Italia urlò ‘Strunz‘ e molte frasi sgrammaticate che però vennero capite benissimo dai giornalisti presenti in sala stampa e dai media tedeschi.

Un altro sfogo passato alla storia fu quello di Alberto Malesani al Panathinaikos. L’allenatore si presentò in conferenza stampa prendendosela con i tifosi: «Perché deve esserci sempre un deficiente di turno qua, che paga per tutti, c…? Dodici anni, ventiquattro allenatori: e c.., sarà mica sempre l’allenatore qua che deve pagare. E i tifosi diano una mano alla squadra oggi invece di contestarla, che sono giovani, abbiamo fatto una squadra, diano una mano! Abbiano i cog… di dare una mano alla squadra! Io son là ventiquattro ore al giorno, io! Ventiquattro ore al giorno sono là, io! Tutti i giorni, c…! Non è possibile una roba del genere, vergognatevi!».

 

[CREDIT PHOTO: © Predrag Milosavljevic/Xinhua via ZUMA Wire]