Incendio in una discarica abusiva nella zona di Roma Est | VIDEO

Categorie: Attualità

Il rogo nei pressi di via Palmiro Togliatti. Parte dell'area era stata messa sotto sequestro lo scorso febbraio

Nella tarda serata di giovedì 25 aprile le fiamme si sono alzate nella zona Collatina, nei pressi della stazione ferroviaria Palmiro Togliatti. Il rogo, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe scoppiato all’interno di un’area che ‘ospitava’ una discarica abusiva nel quadrante a Est della capitale. Una nube di fumo nera ha immediatamente invaso quella zona di Roma, accompagnata da un odore acre. L’area colpita dall’incendio, che secondo le prime ipotesi potrebbe esser stato doloso, sarebbe già stata posta sotto sequestro all’inizio dell’anno.



Le fiamme sono divampate dopo le 23 e si sono rapidamente propagate a tutta l’area a ridosso di via Collatina Vecchia. A quanto riferito, a bruciare materiali di risulta in una discarica abusiva di grandi proporzioni nei pressi della stazione ferroviaria Palmiro Togliatti. Si tratterebbe di un’area in parte già sequestrata nel mese di febbraio, proprio per le irregolarità e lo stato di abusivismo nel quale versava.

 



Incendio Roma Est, a fuoco una discarica abusiva su via Collatina

I residenti parlano di un odore acre e le immagini mostrano un’intensa colonna di fumo nero e fiamme altissime. In quell’area, che per molto tempo ha ospitato una discarica abusiva, ci sarebbero stati molti rifiuti considerati altamente tossici, già denunciati dai residenti molto tempo fa. Per questo motivo, lo scorso febbraio, erano stati messi i sigilli a quella zona, prima dell’incendio divampato nella tarda serata di giovedì.

 

La zona ospitava una baraccopoli, poi sgomberata

Lo scorso 2 febbraio l’area era stata sgomberata dalla baraccopoli che, nel corso degli anni, era venuta a crearsi.

 

Al  momento della messa dei sigilli, secondo le prime informazioni, era stata riscontrata la presenza di una vera e propria discarica abusiva che ospitava materiali di tutti i tipi, anche tossici. Dopo il sequestro di quasi tre mesi fa, la zona non è mai stata bonificata.

(foto di copertina profilo Twitter @Unipotesi)