Esiste un paese in Europa dove, negli ultimi dieci anni, il numero di coloro che abusano di sostanze stupefacenti si è drasticamente dimezzato. Questo paese è il Portogallo, che nel 2003 ha deciso di legalizzare tutte le droghe come misura contro il narcotraffico e i crimini a esso correlati. Un decennio dopo, il paese ha annunciato questo straordinario risultato: legalizzando le droghe si è ridotto il numero di tossicodipendenti.
LEGGI ANCHE: Siria: la guerra civile raddoppia
DA “CRIMINALI” A “PAZIENTI” – Goulao ha anche spiegato come questo risultato sia stato raggiunto grazie a una molteplicità di fattori oltre a quello della depenalizzazione, come nuove terapie a sostegno dei tossicodipendenti e nuove policy assistenziali. Ma, sottolinea Forbes, la maggior parte di queste nuove policy non sarebbero mai nate se non ci fosse stata questa legge: oggi sono circa 40.000 i portoghesi che sono in cura per uscire dal tunnel della droga. Le terapie sono diventante più economiche, e affrontano il problema con più umanità: invece di arrestare centomila criminali, il Portogallo sta curando quarantamila pazienti, ridefinendo il concetto di droga. Ma nessuna di queste opzioni, purtroppo, sembra essere possibile quando si è impegnati a combattere una guerra contro il narcotraffico.
(Photocredit: Getty Images)