Una guerra commerciale tra Pechino e Washington. La Cina ha annunciato l’operatività da oggi dei dazi su 128 beni importati dagli Stati Uniti, tra cui carne di maiale e frutta, per totali 3 miliardi di dollari, in risposta alla «mossa protezionistica» decisa dal presidente americano Donald Trump su su acciaio e alluminio. A darne notizie è stata una nota del ministero del Commercio, in cui si sollecita Washington «a revocare le misure protettive che violano le regole del Wto» e a «riportare i rapporti bilaterali sui relativi prodotti alla normalità».
Il ministro del Commercio cinese nella nota riportata sul suo sito Internet ha rilevato che le misure decise dagli Stati Uniti contro acciaio e alluminio sono «un abuso delle clausole di sicurezza» del Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio, e colpiscono seriamente il principio della non discriminazione nel sistema multilaterale del commercio, aggiungendo che «gli interessi della Cina sono stati seriamente danneggiati». I beni target, per un totale di 3 miliardi di dollari, sono stati definiti il 23 marzo per bilanciare i danni causati dal «protezionismo Usa» dopo l’imposizione di dazi al 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio.
Le nuove misure sono entrate in vigore oggi. Il ministero delle Finanze ha fatto suo lo schema che prevede una doppia serie di dazi: al 15% su 120 beni, tra cui la frutta come mele e mandorle, e al 25% su carne di maiale e derivati per un valore nel 2017 di 1,1 miliardi di dollari, che fanno della Cina il terzo mercato Usa di riferimento. Lo scontro è destinato a inasprirsi sull’approvazione attesa da parte di Trump di altre misure fino a 60 miliardi di dollari che includono 1.300 beni importati dalla Cina, tra telecomunicazioni, hi-tech e aerospazio. Lo scorso anno i prodotti agricoli Usa finiti sui mercati cinesi hanno totalizzato i 20 miliardi di dollari. Il 2017 ha visto Pechino registrare un surplus verso gli Usa di 275,8 miliardi, pari al 65% del totale. Il disavanzo nei dati del Census Bureau di Washington è stimato invece in ben 375,2 miliardi.
(Foto Zumapress da archivio Ansa. Credit immagine: Shealah Craighead / White House via ZUMA Wire / ZUMAPRESS.com)