Guaidò libera un oppositore di Maduro insieme ai militari: «L’usurpazione in Venezuela è finita»

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Il governo dice di essere al lavoro per sventare il golpe

«L’usurpazione del Venezuela è finita». Con queste parole, il presidente dell’Assemblea Nazionale Juan Guaidò ha lanciato un messaggio al Paese, attraverso un video. Contemporaneamente annuncia la liberazione di Leopoldo López, un dissidente politico – oppositore di Nicholas Maduro – che era agli arresti domiciliari. Guaidò lo ha liberato con la complicità dei militari che, nel video, si mostrano insieme a lui.



Guaidò lancia un messaggio al Venezuela

Il messaggio del presidente dell’Assemblea Nazionale è fortissimo e suona come una sfida aperta al presidente del Venezuela Maduro: «Lancio un grande appello ai dipendenti pubblici per recuperare la sovranità nazionale – ha detto Guaidò – ringrazio i coraggiosi delle Forze Armate che sono al mio fianco e che sono chiaramente dalla parte del popolo, fedeli alla Costituzione».



Guaidò fa scattare l’Operazione libertà

Non si è fatta attendere la risposta del governo di Maduro, che si è detto al lavoro per sventare quello che è considerato un vero e proprio golpe. Lopez, che ha accompagnato Guaidò in questo videomessaggio alla nazione, ha affermato che al momento può ritenersi ufficialmente partita la cosiddetta Operazione libertà. Su Twitter, intanto, il ministro dell’Informazione di Nicolas Maduro, Jorge Rodriguez ha affermato: «A questo tentativo golpista si è unita l’ultradestra assassina, che ha annunciato il suo piano violento da mesi. Chiamiamo il popolo alla massima allerta».

Juan Guaidò è stato riconosciuto, nello scorso mese di febbraio, come presidente del Venezuela da 14 Paesi europei: Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Svezia, Danimarca, Olanda, Finlandia, Lituania e Austria. L’Italia si è dichiarata neutrale nel processo politico interno al Paese latino-americano.