Conte, Di Maio e Salvini governano da più di una settimana senza parlarsi

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Il retroscena svelato dal Corriere della Sera

La domanda che si pone il Corriere della Sera è quantomeno legittima. Si può governare uno degli Stati più sviluppati (e complessi) d’Europa e del mondo senza scambiarsi nemmeno un sms? Il dialogo è alla base di tutti gli incontri di due o più persone, specialmente quelle che hanno un potere decisionale. Dalla riunione di condominio al meeting del G7, tutte queste sedi hanno bisogno del confronto tra persone. Tutte, tranne il governo italiano.



Nel governo non c’è dialogo dall’8 maggio

A quanto pare, infatti, dall’8 maggio – data dell’ultimo consiglio dei ministri che ha discusso del caso del sottosegretario leghista Armando Siri e ne ha stabilito la revoca dell’incarico – il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i suoi due viceministri Luigi Di Maio e Matteo Salvini non si parlano. Non si scambiano nemmeno un messaggio WhatsApp. Lo ha confermato anche una nota diramata da fonti interne alla Lega: «Dall’8 maggio – si legge – Salvini non sente né Di Maio, né Conte».

Una situazione paradossale, dettata senz’altro dagli impegni per le imminenti elezioni europee e per le contestuali elezioni amministrative. Ma che è difficilmente accettabile in una democrazia come la nostra, dove le decisioni più collegiali sono e più, in teoria, dovrebbero funzionare. Invece, c’è il rischio di formare tanti piccoli potentati, che parlano ciascuno al suo elettorato e che attuano ognuno i propri disegni, senza una visione d’insieme.



La prossima occasione d’incontro del governo

Al gelo tra premier e vicepremier, inoltre, si aggiunge il mai idilliaco rapporto del sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. Quest’ultimo, da sempre l’uomo contro l’intesa tra Lega e Movimento 5 Stelle, ha reso ancor più rarefatte del solito le sue apparizioni a Palazzao Chigi. Il prossimo appuntamento in agenda, pare, sia il prossimo consiglio dei ministri. Entro lunedì, a una settimana esatta dalla data che potrebbe decidere le sorti di questo governo (le elezioni europee, appunto) Di Maio e Salvini torneranno a parlarsi. O, almeno, a guardarsi negli occhi.

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MEO