Nel corso dell’operazione della Procura di Roma che ha individuato in due discoteche della capitale – Jackie O e Notorius – un vero e proprio centro di compravendita di droga, sono state arrestate 21 persone e, tra queste, anche Gaia Mogherini, ventisettenne nipote dell’Alto Commissario per la Politica Estera dell’Unione Europea Federica Mogherini.
Non è la prima volta, del resto, che ciò accade. Già nell’ottobre del 2016, Gaia Mogherini era stata arrestata con la stessa motivazione: in quella circostanza aveva scontato gli arresti domiciliari. Evidentemente, però, non è bastato a farla ricadere nello stesso errore.
Il gip Roberto Saulino, nel suo atto d’arresto, ha definito la ragazza «nullafacente e pregiudicata». L’inchiesta coordinata dalla Procura di Roma mira a colpire il traffico di stupefacenti negli ambienti «bene» della Capitale. Gaia Mogherini è figlia di un fratellastro di Federica Mogherini, molto più grande di lei e con la quale la donna non avrebbe particolari contatti da tempo.
Lo spaccio di cocaina – secondo le ricostruzioni degli inquirenti – avveniva pressoché quotidianamente con sostanza pura al 97%, particolarmente apprezzata dai consumatori abituali. Gli investigatori sono risuciti ad arrivare anche all’origine dello spaccio: le sostanze stupefacenti arrivavano in pieno centro (via Veneto), partendo dai quartieri periferici di La Rustica, Alessandrino, Casilino e Montespaccato.