La gaffe del sottosegretario leghista all’Istruzione: cita Dante ma è Topolino

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Rossano Sasso, sottosegretario leghista all'Istruzione, cita Dante ma è Topolino: la gaffe è clamorosa e non passa inosservata

«Io, leghista, farò giungere al Sud un bel po’ di soldi». È il primo impegno di Rossano Sasso, neo-sottosegretario all’Istruzione, l’esponente di governo più meridionale che Salvini abbia mai vantato. Il deputato pugliese, intervistato da Repubblica, ha grandi mire ma anche una buona dose di umiltà nel commentare la gaffe con cui ha salutato il suo debutto: ha citato in modo improprio Dante, attribuendogli una frase che in realtà è di Topolino, nei panni del sommo poeta in un fumetto di 70 anni fa: «Faccio ammenda, per penitenza rileggerò tutti i canti dell’Inferno».



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Rossano Sasso cita Topolino e lo spaccia per Dante

Ma cosa è successo? Riavvolgiamo il nastro. Nella giornata di ieri Sasso ha pubblicato sul proprio profilo Facebook una citazione che nelle sue idee doveva appartenere al sommo poeta Dante Alighieri: “Chi si ferma è perduto, mille anni ogni minuto“. Ma la realtà è ben diversa e la gaffe fatta da Rossano Sasso è clamorosa: la frase era stata pronunciata da un Dante apparso su un albo di Topolino, risalente a più di settant’anni fa. E Repubblica dà anche una spiegazione: “L’Inferno di Topolino, si chiamava, era una serie di fumetti pubblicati fra il 1949 e il 1950 (con testo di Guido Martina e disegni di Angelo Bioletto) in cui Mickey Mouse personificava il poeta della Divina Commedia, con tanto di tonaca rossa. In una tavola lo si vede leggere una stele in pietra, su cui è incisa proprio la frase che dopo più di mezzo secolo è stata magicamente ed erroneamente attribuita a Dante ed è finita infine nel frullatore del web, riconducibile – secondo alcuni siti – al canto XV (dove, ovviamente, non ve n’è traccia)”.



Romano Sasso, insieme a Lucia Borgonzoni (Beni Culturali), Gian Marco Centinaio  (Politiche Agricole), Claudio Durigon (Mef), Vannia Gava (sottosegretaria alla Transazione ecologica), Nicola Molteni (Interno), Alessandro Morelli (viceministro alle Infrastrutture e Trasporti), Tiziana Nisini (Lavoro e Politiche Sociali) e Stefania Pucciarelli (Difesa), è uno degli otto segretari di schieramento leghista nel neonato governo Draghi.

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