Gad Lerner replica a Salvini: «La Rai è di tutti e non solo di chi la pensa come lui» | VIDEO

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La risposta del giornalista dopo il tentativo di «editto bulgaro» del leader della Lega

Nella serata di ieri Matteo Salvini si era resto protagonista di una polemica a distanza con Gad Lerner e Michele Santoro. Il leader della Lega aveva annunciato di aver chiesto all’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini,  informazioni in merito al ritorno di Lerner con un programma in onda sulla televisione pubblica, spiegando che per lui questo non è sintomo di un cambiamento da parte dell’azienda. Ora è arrivata la risposta da parte dello stesso giornalista che ricorda al ministro dell’Interno come la televisione pubblica non sia un servizio destinato ai lamenti di chi ha il potere.



«Mi limito a ricordare che per ora, grazie al cielo, la Rai è di tutti e non solo di coloro che la pensano come la persona che si è lamentata ieri», ha detto Gad Lerner intervenendo dalla sede Anpi di Roma per presentare il progetto ‘Noi, Partigiani’ (che andrà in onda da lunedì 3 giugno su Rai3 alle 23.10). Poche parole per ribadire a Matteo Salvini (senza mai nominarlo) che la televisione pubblica non appartiene a una sola persona, così come il servizio che offre. Ed è per questo che quella prova di editto bulgaro di berlusconiana memoria non è sintomo di cambiamento.



L’editto del (non cambiamento) di Salvini contro Gad Lerner

Insomma, come spesso capita a Matteo Salvini, le contraddizioni sono all’ordine del giorno. Accusare la televisione pubblica – indicando anche il nome dell’amministratore delegato Salini – di non essere al passo con i tempi e non segnare un punto di discontinuità rispetto al passato, proponendo una sorta di editto contro Gad Lerner e Michele Santoro, è quanto di meno ‘diverso’ rispetto al passato.

La Lega continua nelle sue proteste

«Stupisce che l’amministratore delegato Salini e Rai Tre abbiano deciso di spendere un sacco di soldi per riportare un film già visto in tv. Gad Lerner ha dimostrato anche in queste ore di non avere nulla di nuovo da dire e soprattutto di preferire la politica faziosa al giornalismo. Con lui di certo il cambiamento non approda in Rai». È quanto scritto in un comunicato firmato dai parlamentari della Lega membri della commissione di Vigilanza Rai, Paolo Tiramani, Massimiliano Capitanio, Simona Pergreffi, Dimitri Coin, Igor Iezzi, Giorgio Maria Bergesio e Umberto Fusco,



(foto di copertina: ANSA/FLAVIO LO SCALZO + ANSA/MASSIMO PERCOSSI)