Fredy Pacini, richiesta di archiviazione per l’uomo che uccise un ladro

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Si parlò di lui come dell'imprenditore che "aveva subito 38 furti", ma questa circostanza venne smentita

Lo avevano definito, in base a sue dichiarazioni, l’imprenditore che aveva subito 38 furti. Poi si scoprì che non era andata proprio così: come aveva scritto Fanpage, consultando il comandante dei carabinieri di Cortona, «nel 2014 il signor Fredy Pacini denunciò due furti, per un ammontare complessivo di quarantamila euro. Da allora afferma di vivere all’interno della sua azienda ma, negli ultimi quattro anni, risultano soltanto altre quattro denunce per tentativo di furto». La notizia di oggi, in ogni caso, è che – dopo l’uccisione del ladro che si era introdotto all’interno del suo capannone – il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione del caso di Fredy Pacini.



Fredy Pacini, il pm richiede l’archiviazione

Potrebbe, dunque, trattarsi di un caso di legittima difesa. Il gommista, da qualche anno, si era trasferito nel suo capannone per tutelare i propri beni dai tentativi di furti subiti (almeno due verificatisi effettivamente, più altre quattro denunce). Proprio mentre dormiva all’interno della sua azienda, nella notte tra il 27 e il 28 novembre, aveva sparato alla gamba a una delle due persone che avevano provato a entrare nella sua ditta: un moldavo di 29 anni, Mircea Vitalie, in quella circostanza, era rimasto ucciso.

Fredy Pacini, un possibile caso di legittima difesa

Andrea Claudiani, il pm che si sta occupando delle indagini, ha firmato la richiesta di archiviazione per legittima difesa putativa. Ora, la palla passa al giudice che dovrà decidere se accettare o meno l’istanza del magistrato.