Morto Francesco Saverio Borrelli, il magistrato di Mani Pulite

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Era ricoverato in un Hospice

Lo abbiamo visto in azione all’epoca di Mani Pulite, mentre la sua storia – parzialmente – è stata ripresa anche nella serie televisiva di Sky Atlantic 1992, 1993 e 1994. Francesco Saverio Borrelli era il capo del pool di magistrati di Mani Pulite. Oggi, 20 luglio, è morto nell’Hospice di Milano dove era ricoverato. Originario di Napoli, nato nel 1930, ha trascorso tutta la sua vita al servizio della giustizia nel capoluogo meneghino, dove si trasferì sin da giovane.



Francesco Saverio Borrelli morto, la carriera

Fermo sostenitore dell’indipendenza della magistratura, uno degli ultimi discorsi che di lui si ricordano fu quello tenuto nel 2002, quando era presidente della Corte d’Appello e, contemporaneamente, si stava discutendo di una riforma della giustizia che l’avrebbe resa sempre più dipendente dal potere esecutivo. Concluse quell’intervento con la frase: «Resistere, resistere, resistere, come sulla linea del Piave».

Francesco Saverio Borrelli morto, il ricordo della figlia

«Non hai mai smesso di trasmettere tutto ciò che per te valeva la pena trasmettere. Nel mio momento più buio ci sei stato. Mi manca il tuo arguto senso critico, che si parlasse di filosofia, letteratura, musica, storia e arte. Mi manca il suono de tuo pianoforte che giace orfano del tuo talento, come orfani siamo noi. Papà vorrei averti potuto e saputo dare tutto quello che mi hai dato, per sempre» – sono queste le parole con cui Federica Borrelli, la figlia del magistrato, già nelle scorse ore ne aveva già fatto presagire la fine.



La lunga carriera di Francesco Emilio Borrelli è sempre stata contrassegnata dalla vicenda di Mani Pulite e dal fortissimo impatto che quell’indagine ebbe sul mondo della politica italiana. Nell’ultimo periodo della carriera fu chiamato a gestire anche la delicatissima situazione di Calciopoli, nominato capo dell’ufficio indagini della Figc dal commissario straordinario Guido Rossi.

FOTO: ANSA/STEFANO PORTA