La procura di Ravenna apre un fascicolo sul figlio di Salvini a bordo della moto d’acqua della polizia

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Il leader leghista aveva minimizzato: «Errore da padre»

A fine luglio era esplosa la polemica per un video che immortalava il figlio sedicenne di Matteo Salvini mentre si godeva un giro a bordo della moto d’acqua della Polizia nel mare di Milano Marittima guidata da un agente in servizio. A stretto giro era montato anche il caso del giornalista di Repubblica a cui sarebbe stato intimato di smettere di filmare. Il leader leghista aveva minimizzato l’episodio, riducendolo ad un «errore da padre» e non come un abuso di potere, essendo lui allora ministro dell’Interno. Ora la Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo contro ignoti.



La procura di Ravenna apre un fascicolo sul figlio di Salvini a bordo della moto d’acqua della polizia

Nei giorni scorsi, in piena crisi di governo, al Viminale è giunta una richiesta su delega della magistratura per l’identificazione dei due agenti delle forze dell’ordine che avevano cercato di impedire a Valerio Lo Muzio, giornalista di Repubblica, di filmare il figlio sedicenne di Matteo Salvini mentre veniva portato a bordo di una moto d’acqua della polizia da un agente in servizio. Salvini, dopo aver ridotto l’accaduto ad un «errore da papà» aveva chiarito che «nessuna responsabilità va data ai poliziotti». L’episodio era anche stato strumentalizzato dall’allora vicepremier per attaccare la stampa, definendo il giornalista come uno «a cui piace filmare i bambini».