Vittorio Feltri: «Fico è il fidanzato dei rom». E declina il suo cognome al femminile

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L'ironia del direttore di Libero ci riporta alla mente l'atteggiamento dei bulli nelle scuole

Chi di noi non ha mai preso in giro qualcuno per il suo cognome. Nel nostro intimo sappiamo di averlo fatto tutti, fin dai tempi delle scuole elementari. All’epoca ci si sorrideva su non capendo la gravità di quel che si stava facendo, poi alle media i meno scaltri proseguivano su quella linea, mentre i più ‘svegli’ capivano che era una cosa stupida. E ai tempi del liceo solamente i ‘testoni’ alla ricerca dell’approvazione per facile ironia continuavano imperterriti a ironizzare sui nomi altrui. Poi si diventa grandi e si capisce di quanto poco corretto fosse quell’atteggiamento. Non tutti, però, dato che a 75 anni c’è anche chi, da direttore di un giornale, ancora si diverte a storpiare nomi pensando di essere un comico raffinato. Ed ecco che dopo le polemiche sul 2 giugno – cavalcate lunedì da Alessandro Sallusti – è andata in scena un nuovo capitolo del Feltri contro Fico.



Il tema dell’editoriale di martedì 4 giugno scritto dal direttore di Libero è, con 24 ore di ritardo la frase pronunciata dal presidente della Camera durante la parata per la Festa della Repubblica che ha voluto dedicare «anche» – e non «solo», come alcuni comunicatori hanno voluto far passare – ai rom e ai migranti. Pensiero che è stato contestato anche all’interno del Movimento 5 Stelle e, ovviamente, la palla è stata presa al balzo, anche da Vittorio Feltri che prima ha definito Roberto Fico «fidanzato dei rom» e poi, forse nostalgico delle scuole elementari, ha ironizzato sul suo nome, declinandolo al femminile.

Feltri contro Fico, che viene declinato al femminile

«Il presidente della Camera, un certo Fico che al maschile è un cognome francamente ridicolo, mentre al femminile è accettabilissimo». Così scrive Vittorio Feltri nel suo editoriale. Poi il suo pensiero prosegue dicendo che i rom  e gli africani non hanno nulla a che fare con la Repubblica italiana, spiegando che sia stata «conquistata» dagli italiani grazie all’aiuto degli anglo-americani, ma di non avere nulla contro di loro. Una frase che ricorda molto da vicino il suo pensiero sugli omosessuali, di cui ha detto peste e corna per poi dire: «Ho anche amici gay».



Di tutta l’erba un fascio

La polemica a distanza Feltri contro Fico, dunque, trova un nuovo sfogo dopo le parole del presidente della Camera durante le celebrazioni del 2 giugno. Il direttore di Libero, a scoppio ritardato, cavalca la polemica per ottenere il plauso di chi non ha capito il senso di quel messaggio e che vive facendo di tutta l’erba un fascio. Se in Italia si continuerà a parlare e giudicare il tutto in base alle categoria rimarrebbero in pochi al di fuori di ogni sospetto. Compresi i giornalisti.

(foto di copertina: ANSA/MOURAD BALTI + ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)